Giovanni Allevi ha mostrato in questi giorni di essere attento alla solidarietà e ai progetti in favore dei soggetti più deboli, in particolare dei bambini. Il pianista e compositore marchigiano è stato infatti l’ospite speciale del Festival Andersen che si è chiuso ieri a Sestri Levanti, nel corso del quale, insieme a Save the Children, di cui è Ambassador, ha presentato un nuovo progetto. “Sono felice di poter testimoniare anche qui, in una manifestazione che trasforma Sestri Levante nella capitale dei bambini, il mio impegno a fianco dell’organizzazione e del suo lavoro quotidiano in alcuni dei contesti più difficili del mondo, dove ai bambini viene negata la possibilità di vivere la loro infanzia e poter costruire il loro futuro”, sono le dichiarazioni di Allevi raccolte dall’agenzia Sir. Oggi vedremo Giovanni Allevi su Rai 1 per un altro evento di solidarietà: “Con il cuore nel nome di Francesco 2019”.
GIOVANNI ALLEVI, SONO AFFASCINATO DALL’ESSERE UMANO
Giovanni Allevi ha da poco compiuto 50 anni e a Vanity Fair ha detto di non riuscire “a fare un bilancio, non amo la parola carriera. Credo di aver affondato le dita, attraverso la musica, nella profondità dell’essere umano, e ne sono rimasto affascinato. Non riesco, però, a tirarne le somme”. Nell’intervista ha anche spiegato che dal suo punto di vista “il mondo artificiale, ipertecnologico, ha messo su di noi una cappa che ci impedisce il contatto ancestrale con quelle energie misteriose che solo le donne, oggi, intuiscono. Credo sia a causa di questa cappa che noi sviluppiamo le nevrosi, l’infelicità. Dovremmo tornare al sacro, alla natura. E la musica classica contemporanea è un buon mezzo”. Tra l’altro il 30 maggio Allevi ha suonato a Roma per una platea di sole piante nell’ambito dell’Ikea Green Festival.
GIOVANNI ALLEVI, LA MASTERCLASS PER MUSICISTI
Giovanni Allevi ha intenzione di ritornare presto in tournée e ha già deciso di inaugurare a settembre una masterclass per dieci musicisti che avranno poi il compito di accompagnarlo. “Sono convinto di aver ricevuto dalla musica più di quanto io potessi immaginare. Sento, quindi, che è giunto il momento di restituire tanta bellezza. Voglio coinvolgere dei giovani musicisti classici di orchestra in qualcosa che permetterà loro di entrare da professionisti nel prossimo tour con l’Orchestra Sinfonica Italiana. Credo sarà un’esperienza che arricchirà anche me”, ha detto ancora a Vanity Fair per spiegare la scelta di dar vita a questa masterclass. “I musicisti devono essere animati da una dedizione maniacale nei confronti del proprio strumento e della propria arte. Devono essere pronti al sacrificio. Saranno dei nerd, credo, ma voglio che sentano il calore degli applausi”, ha aggiunto.