Giovanni Allevi non è assolutamente morto e la notizia comparsa ieri circa la dipartita del famoso pianista è una classica fake news. Ad assicurare di essere ancora in vita è stato lo stesso musicista, che attraverso la propria pagina Instagram ha voluto pubblicare un post alla luce appunto dell’enorme diffusione della bufala in queste ore. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire nel dettaglio cosa sia accaduto. Come sottolinea Open, nella giornata di ieri, 13 luglio, in tarda serata, è apparsa la tragica notizia della morte di Giovanni Allevi. Il pianista, come molti di voi sanno, sta lottando da mesi contro un tumore, di conseguenza, appena si è diffusa la nuova, molti l’hanno data come credibile tenendo conto delle precarie condizioni fisiche dello stesso.



In realtà Allevi è vivo e vegeto: «Per tutti quelli che hanno letto nelle ultime ore una bufala sulla mia dipartita – rassicura il musicista attraverso i propri canali social – voglio assicurare che nonostante io continui a combattere per tornare presto con voi, sono sicuramente vivo e non ho mai amato così tanto la vita come ora! A presto, Giovanni». La cosa certa è che in queste ultime ore, non si sa bene perchè, stanno proliferando le fake news sulle morti di personaggi famosi.



GIOVANNI ALLEVI NON E’ MORTO: TUTTE LE FAKE DELLE ULTIME ORE

Prima è stata la volta di Michael Schumacher, da anni ritiratosi a vita privata dopo un terribile incidente sulle nevi, mentre poche ore fa è toccato a Ignazio Boschetto, uno dei tre componenti del gruppo “Il volo”. In quest’ultimo caso si parlava di un malore improvviso, e nel titolo acchiappa click sembrava chiaramente che ci si riferisse all’artista quando in realtà, a stare male era stato il padre dello stesso Boschetto, il signor Vito.

Infine, sempre poche ore fa, anche Pupo è finito fra le notizie fake: il noto cantante di Gelato al cioccolato era stato dato per morto ma il titolo clickbait nasceva semplicemente da una vecchia intervista in cui lo stesso cantante diceva di aver pensato al suicidio durante un periodo in cui aveva perso molti denari per il gioco.