Giovanni Allevi sta combattendo la battaglia più importante della sua vita, contro un mieloma multiplo. Periodicamente, il musicista aggiorna i fan sulle sue condizioni di salute. L’ultimo messaggio, arrivato sulla pagina Facebook, parla di “dolore fisico a tratti insostenibile”. Il pianista ha voluto mandare un messaggio molto dolce ai fan, parlando di “energia magica” che può aiutare a curare la sua anima, staccandola dai dolori corporali con i quali si trova a fare i conti ormai da qualche mese, dovuti alla malattia e alle terapie.
Nel messaggio di Allevi si legge: “Ma… L’anima, esiste? Secondo me, sì! Perché se esiste, allora posso separarla dal corpo e da questo dolore fisico a tratti insostenibile. O addirittura, posso aiutare il corpo a guarire, affiancando alla terapia farmacologica una energia magica, che viene dall’anima e dal vostro Amore! Giovanni”. Non mancano dunque i dolori fisici e i momenti di sconforto, ma il musicista può contare sull’appoggio di tante persone che lo seguono con amore.
L’annuncio della malattia
Giovanni Allevi aveva annunciato di avere un mieloma multiplo a giugno. Il compositore aveva parlato di doversi per questo allontanare dalle scene per qualche tempo proprio per sottoporsi alle cure: “Non ci girerò intorno: ho scoperto di avere una neoplasia dal suono dolce: mieloma, ma non per questo meno insidiosa”, aveva confessato. La sua “angoscia più grande”, aveva rivelato, era “il pensiero di recare un dolore ai miei familiari e a tutte le persone che mi seguono con affetto”. Immediati i messaggi di incoraggiamento e sostegno da parte dei fan: tanti, infatti, hanno voluto far sentire la propria vicinanza ad Allevi.
Qualche giorno dopo, Allevi ha voluto aggiornare i fan, spiegando di aver iniziato la sua battaglia: “Con il cuore traboccante di gratitudine vi ringrazio immensamente per l’Amore che mi state donando! Immagino i vostri pensieri di incoraggiamento e vicinanza avvolgere il mio corpo, e dare un sollievo a questo dolore a tratti insopportabile. È iniziata la battaglia che mi ha portato nel nucleo più profondo della fragilità umana”.