Non è facile essere figlio di, lo sa bene Giovanni Baglioni, il figlio di Claudio Baglioni. E’ lui quel figlio tanto amato di cui Claudio Baglioni canta in quel piccolo grande capolavoro di “Avrai”; una dedica d’amore di un padre ad un figlio che non conosce tempo, destinata a risuonare per l’eternità come la musica, quella bella, riesce a fare. Per Giovanni Baglioni, musicista a tutto tondo, non è stato semplice avvicinarsi al mondo della musica con il peso di un cognome così importante anche se, dalle pagine dell’Avvenire in occasione della presentazione del suo ultimo progetto discografico, ha preso le distanza dal padre. ”



“Non mi sono sentito in dovere di raccogliere l’eredità paterna” – ha detto Giovanni Baglioni rivelando che a casa nessuno l’ha esortato o invogliato a diventare un musicista. La musica è cresciuta in lui, giorno dopo giorno, conquistandolo e indirizzandogli la strada. A soli 8 anni si avvicina alla chitarra classica e poco dopo inizia a suonare in gruppo rock con alcuni amici.



Giovanni Baglioni, il figlio di Claudio Baglioni: “nell’immaginario di molti lo sarò sempre”

La musica è diventata una professione per Giovanni Baglioni in un preciso momento della sua vita. A rivelarlo è stato proprio il figlio di Claudio Baglioni: “alle Maldive nel 2006. Finita la quale restai come tuttofare nel villaggio turistico. Il capo villaggio una sera mi propose di suonare e accettai. Un concerto di chitarra acustica solista,  Fu un successo e divenne un appuntamento fisso fra le attività del villaggio”.

Nessuno era a conoscenza del suo cognome “famoso” in quel villaggio turistico; un cognome che ha pesato nella vita del giovane Giovanni che ha confessato: “questa cosa del cognome io l’ho spesso subita. Fin da piccolo mi dava fastidio che precedesse qualunque altro interesse nei miei confronti. Io non potevo mai essere un foglio bianco per gli altri. Il cognome occupava già tutto lo spazio. Quando avevo 14 anni quasi nascondevo la carta di identità”. Parlando poi del padre Claudio Baglioni ha detto: “non mi ha mai spinto. Anche in seguito ha osservato, credo con orgoglio paterno, il mio percorso artistico”. Infine parlando di figli di ha ammesso: “nell’immaginario di molti lo sarò sempre. Ma penso di poter dire che anche il pubblico di mio padre ha cominciato ad apprezzarmi come musicista”.