Giovanni Baglioni, nel corso di un’intervista rilasciata a Il Gazzettino, ha raccontato un momento buio della sua vita. Il figlio di Claudio Baglioni è stato colpito da un attacco di panico nel corso di un’esibizione: “Ero in Veneto, sul palco di un teatrino davanti a 200 persone. Comincio a suonare e all’improvviso il black out”, ha spiegato. “Andò via la luce nella mia testa. Osservavo le mani che si muovevano: ‘Questa cosa è troppo difficile’, pensai. Cominciai a sbagliare. Era come se guidando una macchina non sapessi più come cambiare la marcia, la cosa più semplice e automatica”.
Fu per Giovanni Baglioni un momento drammatico: “Inizialmente pensai di fermarmi e dire: ‘Signori, sono mortificato, ma non ce la faccio’. Invece con un certo patema d’animo portai avanti il concerto” ha spiegato. Concludendo: “Che cosa è successo? Un attacco di panico. Uno shock difficile da superare”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Giovanni Baglioni e il rapporto con un cognome pesante
Essere ‘figlio di’ non è sempre così facile. Lo sa bene Giovanni, il figlio di Claudio Baglioni, che in un’intervista rilasciata al Gazzettino qualche tempo fa ha dichiarato: “Da ragazzo questa figura era ingombrante. Cercavo di scansarla”. Giovanni Baglioni ha fatto i conti con un nome ingombrante e pian piano è riuscito a gestirlo, anche se non è stato così semplice, soprattutto negli anni dell’adolescenza.
“Tra i 13 e i 15 anni sentivo che quella presenza mi spersonalizzava: – ha ammesso il figlio di Baglioni, sottolineando come in quegli anni abbia spesso evitato di dire anche il suo cognome – avere un padre così famoso sovrastava tutto quello che facevo. Con lui non ne ho mai parlato: avevo paura di ferirlo. Era causa, suo malgrado, di quel mio malessere”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Chi è Giovanni Baglioni, il figlio di Claudio Baglioni
Giovanni Baglioni è il solo ed unico figlio di Claudio Baglioni nato dal matrimonio con l’ex moglie Paola Massari. Conosciamolo meglio. Classe 1983, Giovanni è nato il 19 maggio a Roma. Nato dall’amore tra il cantautore romano e la prima moglie Paola Massari, Giovanni ha sempre avuto un bellissimo rapporto con il papà. A lui è dedicata la celebre e bellissima canzone “avrai”. Proprio come il papà, Giovanni ha deciso di lavorare nel mondo delle canzoni nonostante le mille difficoltà e un cognome così importante e pesante. Proprio il figlio di Claudio Baglioni ha raccontato quanto il suo cognome ingombrante non sia stato una cosa semplice: “tra i 13 e i 15 anni sentivo che quella presenza mi spersonalizzava: avere un padre così famoso sovrastava tutto quello che facevo. Con lui non ne ho mai parlato: avevo paura di ferirlo”.
Non solo, Giovanni Baglioni ricordando proprio la sua adolescenza ha detto: ” da ragazzo questa figura era ingombrante. Cercavo di scansarla”. Nonostante tutto e tutti, Giovanni ha inseguito la sua grande passione per la musica.
Giovanni Baglioni: “davanti ai falò canto Lucio Battisti”
La scelta di Giovanni Baglioni, figlio di Claudio Baglioni, di lavorare nel mondo della musica è stata difficile, ma sentita. Intervistato da gazzettino.it, il musicista ha raccontato che durante i primi anni di carriera ha cambiato il suo nome in Giovanni Marini: ” si è vero, ma non per mia scelta. Andai a fare una vacanza in un villaggio alle Maldive. Rimasi lì tre mesi, lavorando come bagnino. Il capo della struttura, italiano, una sera aveva un buco nella programmazione. Mi disse: “Mi hanno detto che sai suonare”. Il nome d’arte, però, me lo affibbiarono loro: siccome lavoravo come bagnino, scelsero scherzosamente un cognome che aveva a che fare con il mare”. Nessuna intenzione di cantare per Giovanni Baglioni, anche se ha precisato: “non ho velleità da cantante. Lo faccio solo davanti ai falò cantanti Battisti. Se cantassi Baglioni scatterebbe il conflitto di interesse. Da ragazzino quando andavo al mare e facevo nuove amicizie evitavo anche di presentarmi con il mio cognome. Non volevo essere identificato come “figlio di””.
Giovanni, il figlio di Claudio Baglioni, ha concluso elencando anche dei pro legati al suo cognome importene: “l’orgoglio di essere così vicino a un artista che ammiro molto. Lo reputo l’artista più grande della nostra contemporaneità”.