Giovanni Baglioni, 40 anni, figlio di Claudio Baglioni, si è raccontato a tutto tondo sulle colonne del quotidiano “Avvenire”, con particolare riferimento all’edizione di martedì 15 novembre 2022. Il figlio d’arte è chitarrista, ma non si è sentito in dovere di raccogliere l’eredità paterna in chiave professionale: “A casa non mi hanno mai fatto pressioni per farmi diventare musicista – ha asserito –. Se ho cominciato ad andare a lezione di chitarra classica a 8 anni, era solo per fare un’attività extrascolastica, come succede a tanti bambini. Mai pensavo sarebbe diventata una professione”.



Invece, Giovanni Baglioni dovette ricredersi: al termine di una vacanza alle Maldive nel 2006, lavorò come tuttofare nel villaggio turistico e il capo villaggio una sera gli propose di suonare, perché “doveva coprire un buco nella programmazione. Senza pensarci troppo, accettai. Un concerto di chitarra acustica solista di fronte a persone che fino a poco tempo prima avevano ballato la ‘Macarena’. Fu un successo e divenne un appuntamento fisso”. Nessuno sapeva che quel giovane talentuoso era il figlio di Claudio Baglioni (si esibiva con il nome di Giovanni Marini, ndr), aspetto che il diretto interessato ha provato a tenere nascosto già quando aveva 14 anni (“Quasi nascondevo la mia carta d’identità”).



GIOVANNI BAGLIONI, FIGLIO DI CLAUDIO BAGLIONI: “DIO? SONO IN UNA POSIZIONE DI RICERCA”

Nel prosieguo dell’intervista rilasciata ad “Avvenire”, Giovanni Baglioni ha reso noto che il padre “si è mostrato come sempre non disinteressato, ma posato, quasi distaccato. Mi è venuto a vedere nei miei live qualche volta, ha espresso pareri molto positivi. Anche in seguito ha osservato, credo con orgoglio paterno, il mio percorso”.

Giovanni Baglioni sa che nell’immaginario di molti resterà per sempre “il figlio di”, ma, al tempo stesso, ritiene di poter dire che anche il pubblico di suo padre ha iniziato ad apprezzarlo come musicista: “Io suono con mio padre perché, oltre ad avere un legame forte, lo reputo un artista straordinario, raffinato e prezioso. Il suo brano ‘Avrai’? È pieno di amore e di poesia, ma ormai è patrimonio di tutti. Fra le canzoni di mio padre che preferisco mi viene in mente ‘Fotografie’: un capolavoro”. Infine, il suo legame con Dio: “Mi sono allontanato e riavvicinato più volte, ma il rapporto non si è mai spezzato. Oggi sono in una posizione di ricerca, ma mi affascina la misericordia di Dio, che è così straripante da andare anche oltre la nostra stessa richiesta di perdono”.