Giovanni Barreca, l’avvocato: “Contro l’appello della Procura”

La Procura di Termini Imerese ha fatto ricorso in appello contro il giudice per le indagini preliminari che ha ordinato la scarcerazione di Giovanni Barreca. L’uomo, accusato di aver compiuto la strage di Altavilla Milicia in sono stati uccisi la moglie Antonella e i figli di 5 e 14 anni Emmanuel e Kevin, è stato scarcerato e ne è stato ordinato il ricovero in una Rems in quanto incapace di intendere e di volere. Al rito religioso nel quale i tre sono stati torturati e uccisi, avrebbe partecipato anche la figlia 17enne, ora maggiorenne, e una coppia di fanatici religiosi, Sabrina Fina e Massimo Carandente, che secondo la difesa avrebbe manipolato l’uomo, acuendo il suo fanatismo.



Tornando alla Procura, il pm ha depositato appello al Tribunale del Riesame contro l’ordinanza che ha stabilito la scarcerazione di Giovani Barreca e ne ha disposto la custodia presso una Rems. La Procura ritiene che la decisione del Gip sia completamente sbagliata. Barracato, avvocato di Giovanni Barreca, a “Mattino Cinque”, di fronte al Tribunale ha spiegato: “Siamo qui per controbattere il contenuto dell’appello della Procura. A parere di questo difensore, è un appello del tutto infondato, per quanto evidenzi aspetti di scorrettezza”.



Giovanni Barreca, l’avvocato Barracato: “Non esistono i presupposti per la carcerazione”

Secondo Barracato, avvocato di Giovanni Barreca, “la pressante esigenza che il giudice ha avvertito è quella di revocare la misura cautelare in carcere perché non esistevano più i presupposti per la carcerazione. La Procura dice al Gip che voleva essere avvertita anche se è emerso in modo chiaro che le osservazioni critiche della Procura erano inconsistenti”. Giovanni Barreca sarà ora rieducato in una Rems di Caltagirone dove l’uomo già si trova: da qui, come ci ha tenuto a rassicurare il legale, l’uomo non uscirà se non prima di un lungo percorso di rieducazione.

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