Angelo Roncalli, Papa Giovanni XXIII, e la dura infanzia all’insegna della povertà

Angelo Roncalli, meglio noto come Papa Giovanni XXIII, nacque il 25 novembre del 1881 a Sotto il Monte, da Giovanni Battista Roncalli e da Marianna Mazzola. Crebbe in un ambiente fortemente religioso, ma anche estremamente povero, e fu battezzato il giorno stesso del concepimento. Venne eletto come Papa il 28 ottobre 1958, e rimase in carica fino alla sua morte, avvenuta il 3 giugno 1963.



Nei pochi anni concessi a Papa Giovanni XXIII è riuscito, tuttavia, a rinnovare completamente l’istituzione ecclesiastica, dando il via ad un nuovo, importante, impulso evangelizzatore per la Chiesa Universale. Fu lui a volere fortemente, ed avviare, il secondo Concilio Vaticano, ma si trovò anche a gestire la delicata crisi di Cuba. In questo approfondimento, dedicato alla fiction “Il Papa buono”, però, scopriamo meglio chi erano i genitori di Angelo Roncalli, Giovanni Battista Roncalli e da Marianna Mazzola.



Giovanni Battista e Marianna Mazzola: chi erano i genitori di Angelo Roncalli

Abbiamo visto come Angelo Roncalli, beato Papa Giovanni XXIII, è nato da Giovanni Battista Roncalli e da Marianna Mazzola nel 1881. I due coniugi vivevano a Sotto il Monte, comune in provincia di Bergamo che si trova a circa 16 km di distanza. La condizione in cui venne al mondo Angelo Roncalli era del tutto simile a quella della maggior parte dei figli di contadini all’epoca, ovvero di estrema povertà.

Giovanni Battista Roncalli e Marianna Mazzola, infatti, avevano fatto per tutta la vita i contadini mezzadri, e Angelo fu il quarto di ben 13 fratelli e sorelle. Crebbe in un ambiente modesto, in cui (si direbbe oggi) ci si arrangiava con il poco che si aveva a disposizione, ma certo è che per tutta l’infanzia e l’adolescenza non gli sono mancate né le cure, né l’affetto dei parenti. Tra le tante eredità lasciate ad Angelo da Giovanni Battista Roncalli e Marianna Mazzola, spicca una fede indiscussa, vera e propria ricchezza della famiglia Roncalli, oltre ai dettami della carità, della fiducia verso la Provvidenza di Dio ed una certa propensione alle preghiere quotidiani, momento che il Papa ha ricordato come oggetto di grande serenità.