DOMENICA 9 OTTOBRE LA CANONIZZAZIONE PER SANTO GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI

Domenica 9 ottobre in Piazza San Pietro si terrà la cerimonia di Canonizzazione con cui Giovanni Battista Scalabrini diverrà definitivamente Santo per la Chiesa Cattolica, assieme ad Artemide Zatti (missionario argentino salesiano). L’appuntamento è fissato alle ore 10.15 presso la Cappella Papale con la Santa Messa celebrata da Papa Francesco al termine della quale verranno proclamati Santi della Chiesa sia l’ex vescovo di Piacenza Scalabrini che il laico professo della Società Salesiana di S. Giovanni Bosco, Zatti. Lo ha stabilito lo stesso Santo Padre, annunciandolo al termine del Consistoro dello scorso 27 agosto: dopo aver ricevuto il documento finale della causa di Canonizzazione, Papa Francesco ha decretato che i Beati Scalabrini e Zatti fossero iscritti all’Albo dei Santi nella data di domenica 9 ottobre.



«L’annuncio della data della canonizzazione del nostro fondatore Giovanni Battista Scalabrini ci riempie di gioia. Questo periodo sarà un gioioso percorso di avvicinamento al giorno in cui sarà proclamato Santo. Lui, padre dei migranti, è la testimonianza di un impegno cristiano a tutela degli ultimi, una voce che nei tempi d’oggi risuona quanto mai necessaria e attuale», ha spiegato alla stampa vaticana suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo/Scalabriniane, l’ordine fondato dal nuovo Santo Giovanni Battista Scalabrini. La Fondazione Migrantes si unirà agli ordini di Scalabriniani e Scalabriniane, così come le Diocesi di Como e Piacenza per festeggiare la Canonizzazione.



CHI È GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI, IL SANTO “DEI MIGRANTI”

Il Vescovo Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905) oltre che Pastore della propria Chiesa di Piacenza per oltre trent’anni, è stato un Pastore dei migranti nelle Americhe, che ha raggiunto in ben due viaggi, dato evidentemente degno di nota in un periodo dove i viaggi transoceanici non erano certo semplici e frequenti come oggi. Il nuovo Santo della Chiesa sarà canonizzato e diverrà punto di riferimento per tutti i migranti del mondo, di ieri di oggi e di domani. «Insieme all’amico Vescovo di Cremona, Mons. Geremia Bonomelli, saranno i primi a considerare l’importanza del camminare della Chiesa con i migranti: Scalabrini realizzando una Congregazione di religiosi per le Americhe e un gruppo di sacerdoti diocesani e Bonomelli per l’Europa e l’Asia minore. Se la Santa Cabrini è stata proclamata la madre degli emigranti, Scalabrini Santo può essere considerato il padre degli emigranti: una madre e un padre che accompagnano anche il cammino dei migranti di oggi», fa sapere la Fondazione Migrantes commentando la Canonizzazione di San Giovanni Battista Scalabrini.



Fu segnalato a Papa Pio IX direttamente da San Giovanni Bosco proprio per lo «zelo pastorale» e per il «devoto attaccamento alla Sede apostolica dimostrato nelle Conferenze sul Concilio Vaticano pubblicate nel 1873», si legge nella biografia di Giovanni Battista Scalabrini di Barbara Fiorentini. Venne eletto vescovo di Piacenza all’età di 36 anni, nel 1875: da subito l’attenzione per viaggiatori ed emigranti diventa la cifra della sua pastorale, con lo stesso futuro Santo Giovanni Battista Scalabrini che spiegava così nei suoi scritti il motivo di tale profonda vicinanza alla persone che sfidavano il destino lasciando la propria terra. «In Milano, parecchi anni or sono, fui spettatore di una scena che mi lasciò nell’animo un’impressione di tristezza profonda. Di passaggio alla stazione vidi la vasta sala, i portici laterali e la piazza adiacente invasi da tre o quattro centinaia di individui poveramente vestiti, divisi in gruppi diversi. Sulle loro facce abbronzate dal sole, solcate dalle rughe precoci che suole imprimervi la privazione, traspariva il tumulto degli affetti che agitavano in quel momento il loro cuore. Erano vecchi curvati dall’età e dalle fatiche, uomini nel fiore della virilità, donne che si traevano dietro o portavano in collo i loro bambini, fanciulli e giovanette tutti affratellati da un solo pensiero, tutti indirizzati ad una meta comune. Erano emigranti», spiegava lo stesso vescovo di Piacenza.

GIOVANNI BATTISTA SCALABRINI, IL SANTO “SENZA MIRACOLO”

Fondatore delle Congregazione dei Missionari di San Carlo Borromeo (gli Scalabriniani, ndr) e successivamente anche delle Suore di San Carlo Borromeo (le Scalabriniane, ndr): è stato proclamato beato da papa Giovanni Paolo II il 9 novembre 1997 e domenica 9 ottobre prossima sarà canonizzato. Il carisma di Scalabrini è però sempre più attuale che mai: «Profondamente colpito dal dramma di tanti italiani costretti ad emigrare negli Stati Uniti e nell’America del Sud alla fine dell’‘800, non resta indifferente: sensibilizza la società e manda i suoi missionari e le sue missionarie per aiutare e sostenere gli emigranti nei porti, sulle navi e all’arrivo nei nuovi Paesi. La sua canonizzazione  aiuta a comprendere come la comunità cristiana debba ancora oggi essere impegnata nell’accoglienza e nell’integrazione dei migranti in vista di una società più fraterna», sottolinea la stampa vaticana nel presentare la figura del nuovo Santo della Chiesa.

Nel 1905 il vescovo Scalabrini aveva inviato a Papa Pio X il suo “Memoriale per la costituzione di una commissione pontificia Pro emigratis catholicis”: si trattava di un racconto profondo sui viaggi tra gli italiani emigranti per il mondo, da lui incontrati negli anni precedenti. Proprio in quella Antologia, il nuovo Santo teorizzava «il diritto naturale degli uomini all’emigrazione». Come ha spiegato lo stesso Papa Francesco in Concistoro, Giovanni Battista Scalabrini diventa Santo senza il riconoscimento di un miracolo: è una prassi già adottata per Papa Giovanni XXIII: «Il Sommo Pontefice ha approvato i voti favorevoli della sessione ordinaria dei padri cardinali e vescovi per la canonizzazione del beato Giovanni Battista Scalabrini».