Giovanni Caccamo tra gli ospiti di “A grande richiesta (minaccia bionda)“, lo speciale dedicato alla divina Patty Pravo. Cantautore di rado talento, Caccamo si è fatto conoscere ed apprezzare prima dal grande maestro Franco Battiato che l’ha fortemente voluto per l’apertura dei suoi concerti del tour Apriti Sesamo. Poi il cantante ha partecipato al Festival di Sanremo conquistando critica e pubblico con la magica “Eterno”, un brano che ha superato i 15milioni di view sui social. “Oggi, questa canzone, è stata vista oltre 15 milioni di volte. Ricordo esattamente il momento in cui è nata. Ho pensato a tutto l’amore che mi circonda. Oggi rinnovo il mio amore per la vita e per ognuno di voi. Nei prossimi mesi partiremo per un nuovo viaggio insieme, un foglio di carta che per più di due anni ho cercato di riempire nel migliore dei modi e che a breve sarà vostro” ha detto il cantautore che ha trascorso buona parte del suo tempo in casa per comporre i brani presenti all’interno del suo ultimo album. “Sono stato chiuso in casa per sette mesi per scrivere le nuove canzoni e quando sono uscito mi sono ritrovato con questa barba. Ho deciso di lasciarla come ricordo di questo periodo di creatività” ha detto il cantante.



Giovanni Caccamo: “Eterno? Mi hanno ispirato i miei nonni”

Giovanni Caccamo ha rivelato di essersi ispirato ai suoi nonni nella scrittura di Eterno: “si chiamano Nino e Maria, vivono in campagna vicino a Modica e a quasi novant’ anni nei loro occhi c’ è lo stesso amore del primo giorno. Gli stessi sguardi li ho visti nei miei genitori. Mia mamma ha perso il marito quando aveva 38 anni e avrebbe tutto il diritto di avere una nuova persona accanto, ma lei continua a parlare di mio padre come dell’ unico amore della sua vita. Non voglio esprimere giudizi, siamo esseri umani con le nostre fragilità, ma credo che tanto più si investe in una relazione tanto più sarà complicato far crollare questo castello messo su con tanta fatica”.

Intervistato da Famiglia Cristiana, il cantautore ha parlato anche della presenza della cover “La tua figura” di Giuni Russo. Una scelta che Caccamo ha spiegato così: “in un disco che parla delle varie forme d’ amore, mi è sembrato bello rendere omaggio a una canzone che sintetizza in modo sublime l’ amore verso Dio. I versi finali dicono: “Come un bambino stanco ora voglio riposare, lascio la mia vita a te”. Giuni li cantava quando era già molto malata. Mi dà i brividi questo suo affidarsi totalmente a Dio”.

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