Andrà in onda stasera, in replica su Rete 4, lo spettacolo-omaggio alla musica di Sergio Endrigo, Gino Paoli e Luigi Tenco dal titolo Una serata… Bella – Senza fine!. Tra gli ospiti, oltre a Marcella Bella, Annalisa, Paola Turci, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Syria e Ron, anche Giovanni Caccamo, cantautore siciliano scoperto nel 2012 da Franco Battiato e “adottato” in seguito da Caterina Caselli. Lo show è stato registrato il 2 novembre 2016 al Teatro Dal Verme di Milano, a seguito del successo delle precedenti quattro edizioni dedicate rispettivamente a Gianni Bella, Mogol, Giancarlo Bigazzi, Domenico Modugno e Franco Migliacci. Nel corso della serata di stasera, Caccamo sarà il secondo a esibirsi dopo Ornella Vanoni. Il brano che interpreterà s’intitola Te lo leggo negli occhi, ed è uno dei successi composti da Sergio Endrigo e Sergio Bardotti nel 1964. Presente in scaletta anche Era d’estate, brano di Endrigo del 1963 con cui l’artista chiuderà il suo intervento sul palco.



Giovanni Caccamo omaggia Luciano Pavarotti

In questi giorni, Giovanni Caccamo è impegnato in una serie di concerti nella sua Sicilia, come quello di ieri sera offerto dal Comune di Modica. Da Modica a Modena, grazie a Luciano Pavarotti, che ricorderà al Teatro Comunale nell’ambito delle manifestazioni a 12 anni dalla morte. Insieme a lui, anche i tenori Marcello Giordani e Lorenzo Licitra. “Ci piaceva che sul palcoscenico ci fosse un’artista che ha condiviso la visione di Luciano”, ha spiegato Nicoletta Mantovani a Repubblica, “con il Pavarotti&Friends trovò persone in grado di capire e di trasmettere a tutto il mondo messaggi a sostegno dei più deboli. Anche per questo abbiamo chiamato la serata ‘Un abbraccio senza confini’, proprio come lui”.



Il cambiamento dopo il Festival di Giovanni Caccamo

L’ultimo Sanremo di Giovanni Caccamo risale al 2018, quando si classificò decimo con il brano Eterno. La sua musica è sempre stata particolarmente elegante, fin dagli esordi con Battiato e la Caselli: “Ero uno che ci teneva ad avere sempre la camicia abbottonata in un certo modo. Poi ho capito che ci si rifugia in queste cose futili quando ci sente insicuri“, ha spiegato a Famiglia Cristiana. Successivamente è passato a una nuova fase, quella della ribellione, se così la si può chiamare: “L’amore ha illuminato la mia vita e ho voluto portare questa energia incredibile che sento dentro di me a Sanremo”. Il cambiamento è visibile anche nel look. Così, dopo la sua breve assenza dalle scene, lo abbiamo ritrovato diverso, più maturo: “Sono stato chiuso in casa per sette mesi per scrivere le nuove canzoni e quando sono uscito mi sono ritrovato con questa barba. Ho deciso di lasciarla come ricordo di questo periodo di creatività”. Una creatività che in qualche modo è ispirata, come si capisce ascoltando la cover de La tua figura, brano di Giuni Russo tratto dai versi di san Giovanni della Croce. “In un disco che parla delle varie forme d’amore, mi è sembrato bello rendere omaggio a una canzone che sintetizza in modo sublime l’amore verso Dio. I versi finali dicono: ‘Come un bambino stanco ora voglio riposare, lascio la mia vita a te’. Giuni li cantava quando era già molto malata. Mi dà i brividi questo suo affidarsi totalmente a Dio”.

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