Punto di riferimento del Sassuolo da otto anni, Giovanni Carnevali è ritenuto uno dei dirigenti più bravi del calcio italiano. Intervenuto ai microfoni de Il Giornale, il 60enne ha parlato delle nuove sfide che attendono i neroverdi, che hanno da poco ceduto Scamacca al West Ham per quasi 40 milioni di euro. Gli emiliani sono ambiziosi e vogliosi di continuare il progetto con i giovani: “Noi abbiamo come obiettivo quello di valorizzare ragazzi, esattamente come Gianluca Scamacca e il suo approdo in Premier è un fantastico riconoscimento”.
Se Domenico Berardi è la bandiera del Sassuolo, è tutto da scrivere il futuro di Frattesi e Raspadori. Giovanni Carnevali ha spiegato che sul centrocampista c’è stato l’interessamento della Roma, mentre l’attaccante piace a Napoli e Juventus: “È chiaro che il mercato è ancora lungo e tutto può ancora succedere, ma è altrettanto vero che la nostra idea è quella di porre termine alle trattative nel giro di pochi giorni per concentrarci sul campionato”.
GIOVANNI CARNEVALI SUL CALCIO ITALIANO
Passando ai problemi del calcio italiano, Giovanni Carnevali ha spiegato che tutti devono cambiare passo, l’obiettivo deve essere fare sistema: “Più collaborazione tra il mondo Federale e la Lega calcio. In un momento come questo, di grande difficoltà, dobbiamo trovare tutti delle soluzioni per poter aiutare le società di calcio”. L’ad neroverde ha aggiunto: “La lega in questi anni non è cresciuta affatto, ma sono fiducioso che con l’arrivo del nuovo presidente Lorenzo Casini potremo migliorare, soprattutto se noi dirigenti troveremo uno spirito di collaborazione. Il nostro sistema ha un potenziale incredibile che non è stato ancora sfruttato”. Giovanni Carnevali ha poi parlato del progetto, poi sfumato, della Superlega: “Per come è stata progettata all’inizio è stato un grande flop. È chiaro che fa parte di una riforma del sistema calcio che necessita di un cambiamento. Noi, però, non dobbiamo mai perdere di vista il fine ultimo del nostro lavoro: regalare emozioni ai tifosi. Se tutto deve essere finalizzato solo ad un aspetto economico rischiamo di non ottenere nulla”.