Chi è Giovanni Chinnici

Giovanni Chinnici è tra gli ospiti della puntata di Oggi è un altro giorno in onda oggi, venerdì 21 aprile. Avvocato, si occupa prevalentemente di diritto bancario, commerciale e della crisi dell’impresa. E’ il figlio di Rocco Chinnici, capo e maestro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ucciso a Palermo il 29 luglio 1983. Classe 1964, è sposato con Lavinia, con cui ha un figlio ha cui ha scelto di dare il nome del padre, Rocco.



La morte di Rocco Chinnici ha cambiato la vita di Giovanni Chinnici che, pur avendo scelto giurisprudenza, ha scelto di avere una carriera diversa da quella del padre di cui ricorda ogni istante, anche il giorno della morte. “Ho un ricordo lucido, ricordo ogni istante. Io e mia sorella Elvira siamo stati i primi a scendere sotto casa”, ha raccontato ai microfoni Antonella Mascali per Maremosso Magazine qualche tempo fa.



Giovanni Chinnici ricorda il padre Rocco, ucciso dalla mafia

La morte di Rocco Chinnici ha stravolto la vita di tutta la famiglia, di Giovanni, delle sorelle e della madre che “morta anni fa, non superò mai il dolore per la scomparsa del suo punto di riferimento. Mio padre per me, per le mie sorelle, per mia madre era un pilastro. Allora non c’era nemmeno la legge che prevedeva quantomeno aiuti economici significativi e posti di lavoro per i familiari delle vittime di mafia. Noi abbiamo dovuto cavarcela da soli”. 

Esattamente come fu, poi, per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, anche Rocco Chinnici era consapevole di avere dei nemici, ma la determinazione e la voglia di legalità lo portarono a mettere in pericolo anche la sua stessa vita come racconta il figlio Giovanni: “Per lui non c’era un’alternativa al far bene il suo lavoro e ci credeva fino in fondo. Quando vado nelle scuole a parlare con i ragazzi dico sempre: voi andate in motorino, sapete di rischiare ma ci andate lo stesso. Chi fa il magistrato sa che può essere ucciso ma lo fa perché ci crede. Se non accettassimo i rischi non andremmo avanti, bisogna credere in quello che si fa”, si legge su Maremosso Magazine.