Il grande attore Giovanni Esposito, ospite negli studi di Dedicato, in diretta su Rai Uno, condotto da Serena Autieri. Le prime parole sono per la sua storica liason con il regista Sorrentino: “Il mio incontro con Sorrentino è stato quando iniziavamo tutti e due, lui ha scritto la prima scenografia del mio primo film interpretato. Vedevo questo ragazzo che girava per il set… è un rapporto di amicizia da sempre. Un giorno mi ha chiesto di andare in ufficio per propormi il ruolo di Apicella, chiedendomi se sapessi suonare la chitarra come Roberto Murolo. Ma io comunque ho detto sì”.



A spingere Giovanni Esposito a fare l’attore è stato il padre Antonio: “Mi ha quasi costretto, facevamo queste rappresentazioni nelle parrocchie e vedendomi mi diceva che avevo un gran talento. Io volevo fare il professore ma non ero molto portato per lo studio, ma lui me lo sconsigliava. Io allora sono andato da mia madre che ha dato ragione a papà e alla fine sono andato a fare il provino. Io dimostrazione che i sogni si possono realizzare e devo ringraziare mia padre, mi ha fatto fare un lavoro meraviglioso e un’opportunità per crescere umanamente. L’unico consiglio che do ai ragazzi e quello di non darsi un obiettivo ma di studiare sempre, quel percorso è l’unico di crescita. Anche se non si arriva ad un certo punto, umanamente sei cresciuto affrontando l’arte, la bellezza e la cultura”. Sul sogno nel cassetto, Giovanni Esposito ironizza: “Wes Anderson, se stai vedendo Dedicato, vediamoci, cerchiamo di incontrarci”. L’attore ha proseguito: “La comicità l’affronto meglio ma quando ho interpretato ruolo drammatici mi è piaciuto moltissimo. Io sono anche padre di una ragazza che non vuole l’attrice”.



GIOVANNI ESPOSITO: “IL 23 SETTEMBRE ESCE IL MIO NUOVO FILM AL CINEMA”

Dal 23 settembre Giovanni sarà in sala con il film Benvenuti in casa Esposito: “E’ tratto dal romanzo omonimo, una cosa che preparavamo da tempo con Siani, un film davvero riuscito, e sentire la gente ridere nelle anteprime è stata una goduria. Abbiamo visto i francesi che si davano i gomiti vedendo il film è stato bellissimo. Io sono il protagonista, personaggio meraviglioso e molto divertente, e che ha un complesso nei confronti del padre boss”. Quindi una battuta sul suo amore per gli occhiali: “Mi piacciono molto gli occhiali, e quando li vedo li compro, mentre le donne le cambio solo nei film”.



Marzullo chiede quindi perchè Esposito ha avuto successo nonostante venisse da una realtà difficile come il quartiere Miano di Napoli: “Forse per le radici buone dei genitori che è una grande strada. Penso che comunque le responsabilità sono personali e spesso ascrivibili a famiglia che non ti da giuste… se nasci in una famiglia criminale quello che ti fanno vedere e quello, se trovi qualcuno che ti gira la testa da un’altra parte allora tu trovi un altro mondo ma se vedi sempre quello. A me è successo, i miei genitori mi hanno sempre guidato, ho incontrato persone giuste sul mio cammino, e anche un insegnante all’accademia che mi ha aperto il mondo, ma non sempre trovi chi ha la pazienza di prenderti per mano”.