Come ogni 23 maggio, inevitabilmente il pensiero va a Giovanni Falcone, il giudice palermitano che oggi avrebbe avuto 80 anni ma la cui vita interamente dedicata contro la mafia fu spezzata prematuramente proprio da Cosa Nostra nell’attentato del 1992. Sono trascorsi 27 anni ma il ricordo del magistrato antimafia resta indelebile non solo nella memoria dei palermitani ma dell’Italia e del mondo interno poichè le sue idee continua a sopravvivere ai tanti misteri e silenzi che ancora ruotano attorno alla strage di Capaci. Falcone si trovava insieme alla moglie Francesca Morvillo, alla guida della Fiat Croma, quando alle 17.56 un’esplosione avvenuta sull’autostrada A29 cambiò per sempre le sorti del magistrato, della consorte, della scorta ma soprattutto dell’Italia intera. La sua uccisione fu decisa dalla “cupola”, l’organo direttivo di Cosa Nostra ma Falcone fu solo uno degli obiettivi da colpire. Cinquantasette giorni dopo, la stessa sorte sarebbe capitata all’amico e collega Paolo Borsellino insieme al quale Falcone rappresenta ancora oggi una delle più importanti e prestigiose personalità nella lotta alla mafia in Italia e non solo.



GIOVANNI FALCONE, IL SUO IMPEGNO CONTRO LA MAFIA

L’impegno di Giovanni Falcone nella sua battaglia contro la mafia lo pagò con la sua stessa vita. Ieri, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla vigilia del 27esimo anniversario della strage di Capaci e in occasione della partenza da Civitavecchia della Nave della Legalità diretta a Palermo e con a bordo 1500 studenti ha voluto dedicare un pensiero proprio ai due magistrati che hanno sfidato fino all’ultimo Cosa nostra. “Le idee di Falcone e Borsellino continuano a camminare e oggi alla loro memoria rendiamo omaggio, sapendo che l’impegno di Falcone e Borsellino non è scomparso, non si è interrotto. E’ stato assunto da altre persone”, ha spiegato il Capo dello Stato. A suo dire, il messaggio degli studenti nel corso della loro traversata e in occasione dello sbarco a Palermo non sarà vano ma anzi sarà quello “che la mafia sarà sconfitta e sarà debellata definitivamente”. Non a caso, ha spiegato Mattarella, il loro impegno si collega alle parole di Falcone: “Gli uomini passano, ma le idee rimangono e continueranno a camminare sulle gambe degli uomini”.



LE INIZIATIVE A PALERMO PER GIOVANNI FALCONE

Le iniziative in ricordo di Giovanni Falcone nella giornata di oggi, 23 maggio, saranno numerose e non solo a Palermo. Certamente il capoluogo siciliano e terra del magistrato rimasto vittima nell’attentato sarà teatro delle principali iniziative in sua memoria. Nonostante alcune divisioni politiche, l’Aula Bunker ospiterà il presidente della Camera Roberto Fico, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, Bussetti, Bonafede, Cafiero De Raho, il Presidente dell’Anm Pasquale Grasso e il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra. Numerose le attività previste per la giornata di oggi nelle piazze e nelle scuole della città. Nel pomeriggio sono attesi i due tradizionali cortei nell’ambito di #PalermoChiamaItalia, con protagonisti soprattutto studenti e docenti ma aperti a tutti e che si muoveranno rispettivamente da via D’Amelio e dall’Aula Bunker per poi ricongiungersi sotto l’Albero Falcone, in via Notarbartolo, per il Silenzio, alle 17.58, l’ora della strage di Capaci.

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