Giovanni Floris è stato molte cose prima di diventare un giornalista. Per prima cosa, Giovanni si è affermato come animatore, e a Da noi… a ruota libera vediamo una foto che lo testimonia. In realtà il suo sogno è sempre stato quello di fare il giornalista, fin da quando – alle elementari – una firma del Messaggero non andò nella sua scuola a tenere una lezione sul giornalismo. Questo – sottolinea Giovanni – la dice lunga sul ruolo della scuola e degli insegnanti: “Un’ora in più di lezione e ti cambia la vita”.
Un’altra cosa che ha segnato la sua carriera è stata la diretta da New York l’11 settembre 2001. All’epoca era un ragazzino, ma la consapevolezza che quello fosse un evento ‘grande’ c’era tutta. Insieme a un pizzico di emozione: “Il cinico non è adatto a questo mestiere, anche se la freddezza è necessaria. Non si è immersi in quello che si racconta, ma lo si deve trasmettere agli altri”. (agg. di Rossella Pastore)
Giovanni Floris a Da noi… a ruota libera
Giovanni Floris ospite di Da noi a ruota libera, il talk show condotto da Francesca Fialdini su Rai1. Il giornalista e conduttore televisivo è prontissimo per una nuova stagione di “Dimartedì”, il programma di successo dedicato all’attualità e alla politica in partenza dal 7 settembre come sempre su La7. Intervistato da Il Corriere, il giornalista ha rivelato quello che funziona di più oggi in tv: “le interviste e i confronti con i giornalisti”. Non solo ha confessato: “il nome DiMartedì l’ho scelto io. Serviva un nome facile per ripartire”. Una cosa è certa: oramai DiMartedì è uno dei talk più seguiti in tv con Florisi che ironizza però “aggiunga che è anche quello con più pubblicità”.
Poi il giornalista ha rivelato il suo consueto rituale prima di ogni puntata: “mi sveglio alle 7-7.30 e ascolto il Gr Rai. Poi mi alzo e leggo tutti i quotidiani. Faccio colazione. Rivedo con la mia squadra i blocchi perché di sicuro tre o quattro ospiti danno forfait e bisogna rimpiazzarli. Rivedo la scaletta e aggiungo domande qua e là. Pranzo intorno a mezzogiorno e mezzo. Poi dormo fino alle 15. Doccia, barba e vado in redazione. Alle quattro e mezzo cominciamo con le parti registrate, alle 21.15 siamo in diretta”.
Giovanni Floris e la malattia che più gli fa paura
Giovanni Floris durante tutta la sua carriera di conduttore televisivo ha saltato solo una puntata. “A Ballarò, nel 2009. Avevo l’influenza A/H1N1, c’era ospite la ministra Mariastella Gelmini che era incinta. L’allora ministro della Salute mi dissuase dall’andare in onda per il rischio contagio” – ha raccontato il giornalista che non nasconde di essere andato in video anche con la febbre a 40. Attenzione però a parlargli di malattie visto che non ha alcuna intenzione di rivelare quella che più di tutte gli fa paura: “non rispondo, non vorrei portarmi sfortuna”.
Tantissime le interviste celebri realizzate: dal Dalai Lama al segretario di Stato americano Condoleeza Rice, eppure anche lui ha paura: “di risultare impreparato, ma è anche la mia fortuna, perché mi costringe a studiare tantissimo. Però non arrivo mai a confondermi con chi intervisto”. Infine parlando di sogni nel cassetto ha rivelato : “quello di diventare allenatore di una squadra di dilettanti e aprire una trattoria”.