Il giornalista Giovanni Floris, volto noto di La7, ha parlato stamane nel programma di Rai Due, I Fatti Vostri. Parlando con Salvo Sottile ha raccontato i suoi sogni da piccolo: “Volevo fare solo il calciatore, giocavo in camera, al parco, al giardino davanti a casa”. Poi alle medie ha cambiato idea: “E’ un segno di quanto fosse importante la scuola. Un pomeriggio c’era un incontro con un giornalista, io e un mio amico andammo, c’era un giornalista bravissimo del Messaggero a cui devo tutto: questa lezione mi fece impazzire e da allora giornalista e calciatore”. Giovanni Floris ha realizzato la sua prima inchiesta per il giornalino della scuola: “Il giostraio ci prendeva il pallone e lo bucava e abbiamo riportato il tutto, ma il nostraio non se la prese troppo”.



Giovanni Floris è stato inviato Usa per la Rai e ha documentato il dramma dell’11 settembre: “Fu un colpo terribile e in quei momenti impari a tenere i nervi saldi”. Il giornalista ha fatto anche l’animatore quando era giovane: “Campavo così, tutti i ragazzi negli anni ’80 quello facevano”.



GIOVANNI FLORIS, L’ESORDIO A BALLARO’ E L’ULTIMO LIBRO

Sull’esordio alla guida di Ballarò: “Paolo Ruffini ebbe quest’idea e pare ci abbia azzeccato, dal 2002 al 2014, in mezzo ho avuto i figli”. Giovanni Floris fra le sue mille attività ha scritto anche un libro: “E’ un giallo di formazione su come si diventa uomini. Scompare una ragazza, vengono accusati i bulli della classe ma il prof capisce che non sono stati loro”.

“Credo che non c’è nulla di più importante negli studi e nei libri – ha spiegato ancora Giovanni Floris – hanno tolto la carta per avere i libri gratis a chi va male a scuola, dovrebbe essere il contrario… Mia madre insegnante di italiano in pensione mi ha fatto un anno e mezzo di ripetizioni di letteratura italiana, so tutto”. Sul suo futuro: “Finito DiMartedì mi iscrivo a Coverciano e divento allenatore”.