Si scaldano gli animi durante la puntata del programma di La7, DiMartedì, andata in onda ieri sera in diretta televisiva. Il conduttore Giovanni Floris ha invitato Yulia Vityazeva, conduttrice di un talk di Russia 1, tv di stato di Mosca, e fra i due è nato un battibecco risolto caparbiamente dal volto noto del settimo canale. “Siete tutti adulti e persone rispettabili – spiega la donna in collegamento dalla Russia – non vi voglio offendere, però avete una conoscenza piccolissima di quello che succede tra Ucraina e Russia, siete in uno studio televisivo ma non sapete cosa sta succedendo”.
“Oggi l’Ucraina – ha continuato – ha bombardato con i missili nella zona di Donetsk, sono morte persone. Voi lì volete citare almeno una volta che cosa succede in Donbass? Per otto anni vi è interessato che cosa è successo?”. In studio a DiMartedì c’è il giornalista David Parenzo, che al sentire tali parole scuote la testa; una reazione che però non è piaciuta a Yulia Vityazeva, che notandolo ha replicato: “Non stia lì a scuotere la testa, lei non sa che cosa è successo, lei non sa minimamente che cosa succede là. Non vi interessa”.
GIOVANNI FLORIS VS YULIA VITYAZEVA: “NON C’ERO A WATERLOO QUINDI?”
A quel punto è intervenuto a difesa dei suoi ospiti proprio Giovanni Floris, che parlando con la collega russa ha spiegato: “Riuscire pure a dire che non bisogna scuotere la testa e che uno non può intervenire… Lo faccio io, non si preoccupi, lei continui con tranquillità il suo pensiero e poi avremo chi si confronterà con lei. A quello che succede in studio ci penso io. Ma che significa, io non posso raccontare cosa succede a Torino perché sono qua a Roma? Non c’ero a Waterloo, però un’idea su cosa è successo a Napoleone me la son fatta…”.
Quindi la Vityazeva ha contro-ribattuto: “Io so che cosa è la guerra, so che vuol dire se per 8 anni si uccidono le persone e bisogna seppellire i bambini, ma a voi vi è interessato tutto questo per anni? Avete discusso perché il vostro paese si è così preoccupato all’improvviso di che cosa succede in Ucraina? Voi mandate le armi all’Ucraina con cui uccidono i propri stessi cittadini. A Kherson sono stati lanciati missili, continuano ad uccidere altre persone”. Poi la vicenda si è chiusa.