Sospeso dalla professione da medico per le sue posizioni sui vaccini anti-Covid, Giovanni Frajese scende in campo in politica. Il dottore, infatti, ha scelto di candidarsi con Italexit di Gianluigi Paragone e, ai microfoni de La Verità, ha spiegato i motivi che l’hanno portato a questa decisione dopo aver rifiutato diverse offerte: “Negli ultimi giorni ho realizzato che questa era una squadra comoda, ma che poteva portarmi, un domani, a un rimpianto”.



Giovanni Frajese ha spiegato di aver sposato il progetto di Paragone perché lui ha sempre mantenuto la parola e perché ha avuto carta bianca  nel preparare una proposta per la sanità. La sua è una candidatura indipendente, intellettualmente e fattivamente: “Rappresento me stesso in un gruppo che condivide la necessità di un cambio di direzione di 180 gradi. Io, come tanti credo, ho sete di verità e di libertà. Queste saranno le mie istanze: verità su ciò che è successo, dalla gestione della pandemia alla questione vaccinale; libertà di espressione e di scelta in temi sanitari e non solo”.



Giovanni Frajese: “Mi candido alle elezioni per fare luce sui vaccini”

“Ora sto cercando di occuparmi della salute e del benessere del Paese, perché è malato” ha aggiunto Giovanni Frajese nel corso del dialogo con il quotidiano di Belpietro: “Malato nella maniera in cui guarda ai suoi cittadini, e come li gestisce, nell’interesse di lobby e gruppi di potere, il popolo viene guardato con malcelato disprezzo e supponenza. Malato fino al punto di sperimentare sui propri figli. Anche se sospeso, ho difficoltà a non parlare e consigliare le persone sul piano medico, è un dovere anche questo”. Giovanni Frajese ha puntato il dito contro la gestione della pandemia di Speranza e ha fatto scattare l’allarme in caso di vittoria del centrosinistra il prossimo 25 settembre: “Cosa dobbiamo aspettarci? Il continuo stato emergenziale, il nuovo normale, una costante paranoia della paura di ammalarsi e morire. Con la paura si ottiene il controllo, il controllo è potere, e gli uomini hanno difficoltà a lasciarlo andare”. Tra le varie proposte, una commissione d’inchiesta per fare luce sui vaccini anti-Covid: “Meritiamo di sapere con trasparenza cosa sia successo, non un segreto militare”.

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