È morto all’età di 81 anni Giovanni Lodetti, ex calciatore del Milan. Chiamato “Baslèta”, che in milanese vuol dire mento, era entrato a far parte del settore giovanile rossonero a soli 15 anni. In prima squadra, con Nereo Rocco in panchina, aveva esordito invece nel 1962 a Ferrara, nel match terminato 3-0 contro la Spal. L’ex centrocampista era stato tesserato per 100.000 lire e una muta di maglie: la società era andata a prenderlo a Caselle Lurani, nel Lodigiano, in Lambretta. Come ricorda la Gazzetta dello Sport, il primo stipendio era stato di 160mila lire.



Lodetti è stato un mediano. Ben presto, dopo essere arrivato in prima squadra, era diventato titolare inamovibile del Milan. Ha conquistato due scudetti, una Coppa Italia, due Coppe Campioni, una Coppa Coppe e una Intercontinentale, totalizzando 288 presenze e 26 gol. Nel corso degli anni in rossonero ha giocato con grandi miti rossoneri come Gianni Rivera, José Altafini, Karl Heinz Schenllinger e Giovanni Trapattoni. Ha indossato inoltre la maglia della Nazionale che fu campione d’Europa nel 1968. Non venne invece convocato per il Mondiale 1970, che vide l’Italia di Valcareggi in finale.



Il Milan: “Lodetti e l’amore infinito per il club”

Dopo aver giocato nove anni in prima squadra al Milan, Giovanni Lodetti nel 1970 fu ceduto a sorpresa dal club: fu sostituito da Romeo Benetti. Passò alla Sampdoria dove giocò fino al 1974. Si trasferì poi al Foggia, scendendo per la prima volta in carriera in Serie B. Dopo aver ottenuto la promozione in Serie A, giocò la prima parte di stagione in blucerchiato per poi trasferirsi al Novara in Serie B. In quella stagione, per lui, l’ultimo posto e la retrocessione in Serie C. Alla fine della stagione 1977-1978 si ritirò dal calcio giocato. Dopo il ritiro, era diventato opinionista nel programma Studio Milan su Milan Channel.



La società rossonera ha salutato l’ex giocatore con un comunicato sul sito ufficiale: “Un amore infinito il suo per il Milan, per tutti i suoi compagni di squadra e amici rossoneri. Ha corso e lottato, ha vinto e vissuto con la maglia della sua vita, il Lodetti. Alla signora Rita e al figlio Massimo le condoglianze più sentite e sincere per la perdita dell’inimitabile Giuanin, il nostro indimenticabile Basletta“.