Stanno facendo discutere le dichiarazioni associate al presidente del Coni, Giovanni Malagò, in merito alla Serie A, e precisamente ai presidenti dei vari club. Malagò, come si legge su Repubblica, sarebbe il protagonista di alcune intercettazioni telefoniche agli atti depositati dalla procura di Milano con la richiesta di archiviazione a proposito dell’inchiesta sulla presunta tangente pagata per l’assegnazione dei diritti tv: “I presidenti dei club di Serie A? Dei delinquenti veri. La Lega Calcio? Come ha detto Greco (ndr, Francesco, ex procuratore capo di Milano), è un’organizzazione di diritto privato perché altrimenti li arrestavano tutti perché li avevano trovati colpevoli di corruzione sei anni fa con noi”.
“Preziosi? Un vero pregiudicato”, ha proseguito Giovanni Malagò, aggiungendo: “Claudio Lotito? Il capo. E i nostri amici, Juventus e Roma, sono colpevoli quanto lui. Perché alla fine o per un motivo o per un altro, hanno rinunciato a lottare o lo hanno assecondato e sono diventati complici delle sue avventure”.
GIOVANNI MALAGO’: “QUESTI SCIAMMANATI…”
Le telefonate trascritte dalla Guardia di Finanza sono solo quelle utili al procedimento, aggiunge il quotidiano, e nel corso della chiacchierata Giovanni Malagò parla con Andrea Zappia, manager di Sky, dell’accusa scritta sui giornali verso lo stesso numero uno del Comitato Olimpico del Coni, per falso, nell’ambito dell’elezione di Miccichè a presidente della Lega Serie A: “È ridicolo dopo quello che avevi cercato tu di dare ordine a questi sciammanati”.
E ancora: “Infatti è quello che mi rinfacciano: uno statuto, una governance, gli avevo trovato una persona di livello […]. Questi sono delinquenti veri”. Giovanni Malagò si dice convinto che la denuncia sia partita da Preziosi: “Di che dobbiamo parlare?”, aggiunge lo stesso presidente del Coni. E ancora su Lotito: “Sono stupito che questo signore che ha un business nano, che ormai campa solo di calcio che è quello che fa vivere tutte le sue aziende. Ma alla fine i nostri amici, Juventus e Roma sono colpevoli tanto quanto lui”.