Giovanni Minoli e l’intuizione di Sandra Milo come conduttrice: “Ecco come è andata…”

La puntata odierna di Bellamà con Pierluigi Diaco non poteva che essere dedicata alla triste scomparsa che questa mattina ha sconvolto il mondo dello spettacolo: ci ha lasciati Sandra Milo, icona del grande e piccolo schermo. Il conduttore ha offerto ai telespettatori un racconto toccante, ricco e variegato volto a mostrare tutte le sfumature dell’attrice. L’ultimo saluto si è poi impreziosito con l’intervento di Giovanni Minoli, colui che è stato tra i primi a credere in lei dal punto di vista della conduzione televisiva.



“L’intuizione di Sandra Milo alla conduzione di ‘Piccoli Fans’? E’ nata per disperazione, all’ultimo momento dopo 3 anni Minà decise che non voleva più fare ‘Domenica Blitz’. Era giugno e a settembre bisognava andare in onda; a me dunque venne l’idea di fare quello che poi è stato ‘Piccoli Fans’, ispirato ad un programma che avevo visto fare in Francia… Mi venne l’idea di prendere Sandra Milo perchè la vidi per caso fare un piccolo programma di informazione per il Tg1; mi sembrò straordinaria, con una verve che conoscevo da attrice ma lì era nei panni di conduttrice e giornalista”.



Giovanni Minoli: “Sandra Milo era tutto meno che quell’oca giuliva che si voleva rappresentare…”

Con Sandra Milo alla conduzione – ha spiegato Giovanni Minoli – ‘Piccoli Fans’ ebbe un successo incredibile. “Lei è stata una conduttrice straordinaria, progressivamente ha introdotto i genitori dei figli, ha arricchito quel programma che all’inizio doveva durare mezz’ora e poi è arrivato a due ore”. Non sono mancati i simpatici aneddoti volti a descrivere l’immagine iconica di Sandra Milo. “Sandra aveva un vero o presunto flirt con uno stilista di moda; un nostro autore aveva il compito di inventare ogni settimana un colpo di scena sulla relazione tra i due. L’abbiamo tirata in lungo per mesi e lei impazziva per questa cosa, i settimanali di gossip hanno seguito la vicenda per settimane”.



Giovanni Minoli – in collegamento a Bellamà – ha concluso il suo intervento da Pierluigi Diaco offrendo un doveroso ritratto aggiuntivo di Sandra Milo. “Sandra era tutto meno che quell’oca giuliva che si è voluta rappresentare per molto tempo; era profonda, intelligente e sensibile. Era molto attenta all’umanità e alla psicologia delle persone che la circondavano. Usava la sua maschera da svampita per dire tutte le verità del mondo, lo faceva da attrice”