Forse non tutti sanno che Giovanni Nuti, musicista e artista dalla grande sensibilità, è considerato dagli addetti ai lavori il “marito” artistico di Alda Merini. Questo perché con la sua arte, riuscì a trasformare le sue poesie in musica. “Ma per trasformare la poesia in musica bisogna viverla”, assicura lui in una bella e commovente intervista a Vanity Fair. Il musicista, che prima di incontrare Alda Merini ricevette apprezzamenti da artisti del calibro di Roberto Vecchioni, Lucio Dalla e Mango, ha dato una svolta alla sua carriera grazie al legame con la poetessa.
Con Alda Merini lavorerà per ben dieci anni della sua vita, fino alla morte della donna. “La nostra è stata una comunione di anime, un matrimonio artistico”, ricorda dolcemente Giovanni Nuti. Ripensando a come tutto ebbe inizio tra loro, in una intervista rilasciata a L’Unità, il musicista menziona un suo libro che gli cadde addosso in libreria. “Ne rimasi folgorato, anche se allora non la conosceva”, ammette.
Giovanni Nuti, il “marito” artistico di Alda Merini: “Ti metteva a nudo con uno sguardo”
Così, Giovanni Nuti fece di tutto per entrare in contatto con lei e, sorprendentemente, Alda Merini gli telefonò poco dopo nel cuore della notte. “Mi disse una cosa che mi colpì molto. Mi disse che era in vacanza all’Hotel Certosa, a cinquecento metri da casa sua. Fu un incontro molto speciale”, assicura ancora Giovanni Nuti, che infatti iniziò a lavorare a stretto contatto con la poetessa.
Tanti i ricordi di quel legame così forte e spiazzante, che ancora oggi pervadono la mente di Nuti. “Alda ti scrutava, ti metteva a nudo e ho visto molta gente che non ce l’ha fatta a sostenere il suo sguardo. A volte bastava una sola domanda…”, ricorda l’artista.