Salvatore Pirrello è il legale della Sancataldese, la squadra di Serie D dove ha giocato Giovanni Padovani, il 27enne accusato del brutale femminicidio di Alessandra Matteuzzi. Sentito da Estate in Diretta nella giornata di giovedì, ha spiegato che Padovani “da due o tre giorni […] aveva qualche problema, perché si isolava dal resto della squadra”. Il 27enne, calciatore e modello, era stato allontanato dalla Sancataldese il giorno prima del terribile omicidio perché si era ritirato improvvisamente prima di una partita importante.
“Sabato sera il ragazzo si è allontanato ingiustificatamente e siamo stati costretti a comunicargli che era stato messo fuori rosa e che era fuori dal nostro progetto” spiega il legale Salvatore Pirrello. Ai microfoni della trasmissione spiega che “Noi lo conosciamo da poco, era con noi da pochi giorni, quindi non sono in grado di identificarlo come caratteristiche. Comunque aveva un rapporto con tutti i compagni squadra, con il tecnico. Abbiamo capito da due o tre giorni che aveva qualche problema”. In base alla ricostruzione dei fatti, dopo l’allontanamento della squadra Giovanni Padovani aveva lasciato la Sicilia e aveva fatto ritorno a Bologna, dove avrebbe poi preparato l’agguato e infine l’omicidio della ex compagna, la 56enne Alessandra Matteuzzi.
Parla il legale della squadra in cui ha giocato Giovanni Padovani: “lunedì lo abbiamo contattato”
A Estate in Diretta, il legale della Sancataldese Salvatore Pirrello ricorda che “Noi domenica abbiamo provato a contattarlo ma non ci siamo riusciti – racconta riferendosi a Giovanni Padovani – Lunedì mattina lo siamo riusciti a contattare, si era scusato per il comportamento e voleva rientrare e noi abbiamo detto che non era possibile perché comunque è una cosa talmente grave… gli abbiamo detto di cercarsi una nuova squadra”.
Il 27enne dedicava spesso le sue vittorie calcistiche alla ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, un dettaglio che ora assume contorni inquietanti. Nella giornata di ieri, giovedì 25 agosto, Giovanni Padovani è rimasto appostato per due ore all’ingresso dell’abitazione dell’ex compagna. Quando la donna è rientrata in casa, al telefono con la sorella, il 27enne l’ha aggredita con inaudita ferocia, colpendola con ripetute martellate e scagliandole addosso perfino una panchina. Richiamati dalle urla della donna, i vicini di casa sono intervenuti e hanno cercato invano di fermare Padovani. All’arrivo dei soccorsi, per la donna non c’è stato nulla da fare. Prima del terribile epilogo, a luglio, Alessandra Matteuzzi aveva denunciato l’ex per stalking e aveva ottenuto per lui un divieto di avvicinamento, rivelatosi però una misura incapace di salvarla.