Dati confortanti dal monitoraggio Iss sulla situazione epidemiologica, ma vietato abbassare la guardia e soprattutto continuare a vaccinare. Intervenuto in conferenza stampa al fianco di Silvio Brusaferro, Giovanni Rezza ha spiegato: “Ci troviamo di fronte a una situazione epidemiologica che in questo momento ci solleva, se non fosse per alcuni segnali che arrivano dal resto dell’Unione europea”.



“Altrimenti, saremo in una situazione d’animo di tranquillità perchè abbiamo una tendenza alla diminuzione dell’incidenza e dell’indice Rt”, ha spiegato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute. Giovanni Rezza ha rimarcato a tal proposito: “Questo ci potrebbe garantire almeno per 2-3 settimane una tendenza dell’incidenza stabile o addirittura in diminuzione”.



GIOVANNI REZZA SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA

Nel corso del suo intervento in conferenza stampa, Giovanni Rezza ha rimarcato che indice Rt e incidenza sono in ribasso, mentre aumenta il tasso di occupazione dei posti in area medica e in terapia intensiva: “Alcune regioni sono proprio al limite della soglia di criticità”.

Passando alla campagna vaccinale, Giovanni Rezza ha sottolineato che il calo delle somministrazioni giornaliere è fisiologico in questo periodo, ma ha tenuto a fare un appello: “Ora bisogna andare a pescare soprattutto nelle fasce dell’esitazione vaccinale. Sembra esserci invece una buona adesione tra i giovani”. “Nessun vaccino protegge al 100%”, ha proseguito, ma “è stato un miracolo avere in 10-11 mesi a disposizione vaccini con un’efficacia del 95% nei confronti della malattia e del 90% dell’infezione. Quando qualcuno dice che i vaccini non sono così buoni, non è vero”.