Giovanni Scifoni è a teatro col suo spettacolo, Fra’ San Francesco, la superstar del medioevo. Il lavoro, scritto e interpretato proprio da lui, nasce per gli 800 anni del Presepe di Greccio. Non è la prima volta che l’attore impersona in modo vivace la santità. “Questo progetto però è completamente nuovo. Comincia chiedendosi quanti spettacoli e film su Francesco si fanno. Il me che ha messo in luce Francesco, e che racconterò, è il grande problema che lui aveva con il suo ego”, ha svelato in una intervista ad Avvenire.
È un modo decisamente nuovo di vedere il Santo. “Francesco era un grande attore e artista, le sue prediche erano pazzesche. Altroché i Maneskin, lui parlava davanti a 5.000 persone, che erano tantissime nella Assisi nel ‘200, senza mezzi di comunicazione riusciva a radunare le folle, in più non c’erano microfoni. E’ incredibile. Le persone lo stavano a sentire, perché si sapeva muovere, sapeva usare i gesti. Aveva un successo incredibile, era uno degli uomini più famosi del mondo. Il problema è che io sono un attore molto meno bravo di Francesco”, ha ammesso.
Giovanni Scifoni interpreta San Francesco: “Era grande artista, arrivava a tutti”. Lo spettacolo
Il cosiddetto ego, tuttavia, non era l’unico aspetto del carattere che contraddistingueva San Francesco. “Lui ha sposato Madonna povertà, ha rinunciato a tutto, anche al successo e al potere, nel finale della vita anche all’ordine che ha fondato. Quale artista rinuncia al proprio capolavoro? Questo è un atto di grande umiltà”, ha sottolineato Giovanni Scifoni.
È proprio per questo che la sua figura è profondamente attuale. “Non ha mai smesso di esserlo, tutti se ne appropriano, destra, sinistra. Oggi è diventato un archetipo, quasi non c’è più Francesco, ma resta quel che lui diceva. Quello che colpisce tanto oggi è il discorso della rinuncia, la rinuncia all’ego, all’apparenza, lo scomparire perché siamo una società dell’avere più che dell’essere”. Non a caso il Santo Padre porta proprio il suo nome. “Papa Francesco ha capito di Francesco una cosa molto importante: che il cristianesimo è una cosa molto semplice, fatta di cose molto concrete: si ama Dio nei poveri, nelle persone che ci stanno accanto, nell’amore per la Creazione”, ha concluso..