Giovanni Soldini, velista di fama internazionale, ha visto il suo trimarano Maserati Multi70 spiccare letteralmente il volo a causa della tromba d’aria verificatasi al confine tra Liguria e Toscana, atterrando a 5-6 metri di distanza dal cantiere di Bocca di Magra, dove si trovava custodita. Lui stesso, ai microfoni del “Corriere della Sera”, l’ha definita “una cosa spaventosa, mai vista prima. Aspettiamo che una gru lo riporti in cantieri per verificare i danni, ma mi hanno raccontato scene apocalittiche da uragano, disastri che fino a pochi anni fa conoscevamo in altre latitudini. Nel Mediterraneo siamo arrivati all’impensabile, non possiamo andare oltre, il limite è stato superato. Il mare sta bollendo”.
Sul trimarano Giovanni Soldini ha installato un dispositivo che misura alcuni dati, come la percentuale di CO2, la salinità del mare e la temperatura e dall’analisi delle statistiche raccolte si evince purtroppo agevolmente che ogni soglia è stata oltrepassata. Nel Mediterraneo la temperatura dell’acqua è di 28-30 gradi, quando dovrebbe essere attorno ai 20-22 gradi. Proprio questo calore delle acque marine fa sì che si generino eventi atmosferici che sino a qualche anno fa erano impensabile. Addirittura, ha raccontato Soldini, “ormai da cinque anni al largo della Sicilia c’è un ‘uragano’ stanziale, visibile anche dal satellite. Temo che eventi simili si ripeteranno anche a settembre e ottobre. Saranno violenti e sempre più imprevedibili”.
GIOVANNI SOLDINI: “STOP ALLA COMBUSTIONE DI IDROCARBURI, SALVIAMO IL MEDITERRANEO!”
Nel prosieguo della sua chiacchierata con i colleghi del “Corriere della Sera”, Giovanni Soldini ha tenuto a precisare che, da un punto di vista meteorologico e ambientale, ciò che sta accadendo in Italia è “una cosa mai vista prima. Il mare assorbe il riscaldamento terrestre provocato dall’effetto serra e cerca di mitigarlo, ma adesso il Mediterraneo non ce la fa più e spesso è più caldo dell’aria. Le cose stanno cambiando velocemente e i segnali purtroppo sono molto chiari”.
I rimedi per provare a rimetterci in carreggiata non sono molti, ma Giovanni Soldini prova comunque a enumerarli: “Smettere di bruciare idrocarburi, utilizzare le energie rinnovabili e imparare a vivere in modo ecocompatibile. La politica, poi, deve smettere di far finta di non vedere, è una strategia poco intelligente e pericolosa. È rimasto poco tempo per salvare il Mediterraneo”.