Giovanni Terzi, chi è carriera: dagli studi all’attività giornalistica e politica

Giovanni Terzi, ex concorrente di Ballando con le stelle 2024 e marito di Simona Ventura dallo scorso luglio, è un affermato giornalista e scrittore che nel corso degli anni si è dedicato anche alla politica. Nato a Milano nel 1964, il suo percorso di studi ha fatto tappa al liceo scientifico per poi portarlo successivamente a laurearsi in Architettura presso il Politecnico del capoluogo lombardo. Successivamente diventa assistente presso il medesimo istituto universitario nonché docente, per poi dedicarsi al giornalismo.



In carriera, infatti, ha scritto per quotidiani come L’Indipendente, Panorama, Libero e Il Giornale e ha anche approcciato alla scrittura pubblicando diversi libri, compreso quello del 2011 Vorrei assomigliare a mio padre. Si è anche avvicinato alla politica, diventando assessore presso il comune di Milano tra il 2006 e il 2011, per poi dedicarsi alla televisione e al ruolo di giornalista in Rai; spesso ospite fisso di programmi televisivi, l’anno scorso ha anche partecipato a Ballando con le stelle come concorrente, nella stessa edizione della moglie Simona Ventura.



Malattia Giovanni Terzi: cos’è la dermatomiosite

Giovanni Terzi, inoltre, ha confessato di soffrire dal 2020 di una malattia degenerativa chiamata dermatomiosite amiopatica, che in precedenza ha colpito anche la madre. Si tratta di una patologia che procura infiammazione ai muscoli e lesioni alla pelle e che può interessare, in alcuni casi, anche gli organi, come i polmoni. Il giornalista tiene sotto controllo la malattia attraverso le terapie e, in un’intervista rilasciata a Nuovo Tv, aveva raccontato come l’ha scoperta: “Dopo una lunga serie di visite è arrivata la diagnosi. All’inizio ho pianto molto, ho provato la disperazione assoluta: il 45 per cento dei miei polmoni era ormai compromesso. Al 60 avrei dovuto fare un trapianto, con tutti i rischi che comporta“.



Lo stato di salute dei polmoni è in peggioramento, ma molto lento e graduale, grazie ad alcuni farmaci e terapie che permettono di rallentare la dermatomiosite: “Peggioro, perché è una malattia irreversibile, ma molto più lentamente rispetto a prima“.