Giovanni Terzi, giornalista e dolce metà di Simona Ventura, è intervenuto nella mattinata di oggi, martedì 14 settembre 2021, negli studi televisivi di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele. Recentemente, in un’intervista rilasciata al settimanale “Di Più”, ha rivelato di essere stato colpito da una rara malattia genetica ai polmoni, la stessa che strappò alla vita sua madre. In diretta televisiva, ha dichiarato: “A dicembre dell’anno scorso facevo fatica a respirare durante una passeggiata in montagna. Il giorno dopo mi feci visitare e da lì iniziò un’analisi completa del mio stato di salute, in quanto i miei polmoni erano compromessi al 40%. Non si conosceva, però, la genesi, che è collegata alla dermatomiosite amiotopica, la stessa patologia che aveva mia madre, scomparsa in tre anni”.
Questa malattia sta uccidendo i polmoni e la respirazione di Giovanni Terzi, che ora si cura attraverso medicine che hanno fatto comparire altri problemi, come il diabete. Fortunatamente, rispetto a quindici anni fa, quando la mamma del giornalista è deceduta, la scienza ha compiuto passi da gigante e ci sono delle terapie: “A dicembre sapremo se stanno facendo effetto oppure no. L’alternativa è il trapianto dei polmoni, che non voglio neppure prendere in considerazione”.
GIOVANNI TERZI: “MI RITENGO FORTUNATO”
Giovanni Terzi si è poi detto fortunato, perché queste cure avrebbero potuto dare riscontri negativi e complicazioni, tanto da non essere tollerate. Qualora questo fosse accaduto, sarebbe stato un problema, in quanto sarebbero mancate ulteriori contromosse. Poi, Terzi ha ricordato sua mamma e suo papà, riferendo che il patrimonio che gli hanno trasmesso è un qualcosa che nessuno potrà mai cogliere: “Mia madre era una donna presentissima. Io sono sempre stato uno studente claudicante, preferivo fare sport e giocare a pallavolo. Lei era sempre lì a spronarmi a studiare, insieme anche a mio papà”.
A proposito della malattia della madre, ha affermato: “Ho affrontato in maniera incosciente la sua malattia. Sono profondamente credente e penso che ci sia sempre qualcosa dopo, nonostante abbia avuto paura di perdere tutto, quando ho contratto il Coronavirus. Ho pianto tantissimo all’inizio, poco dopo la diagnosi. Adesso mi rendo conto che ho una vita fantastica, non provo rabbia”.