Reduce da cinque anni di Governo, il candidato del centrodestra alle Elezioni Regionali in Liguria Giovanni Toti prova a fare il bis. Toti è nato a Viareggio dove i genitori avevano in gestione un hotel ed è cresciuto nella vicina Marina di Massa. Da anni, ormai, vive con la famiglia a Bocca di Magra, quindi in una zona della Liguria che è comunque vicina alla Toscana. A livello professionale, è la carriera in Mediaset che lo fa conoscere al grande pubblico. Inizia con Studio Aperto nel 1997 e diventa condirettore nel 2009 e l’anno seguente direttore. Dopodiché gli viene affidata anche la direzione del TG4 al posto di Fede. Il suo passato politico da giovanissimo ha radici all’interno del Partito Socialista Italiano. Nel corso degli anni si dimostra molto vicino alle posizioni di Berlusconi e nel 2014 intraprende decisamente il percorso politico lasciando quello di giornalista TV. Nello stesso anno diventa europarlamentare grazie alle preferenze raccolte nella circoscrizione Nord-Ovest. Nel 2015 viene ufficialmente candidato per il centrodestra a Presidente della Regione Liguria e anche la Lega decide di appoggiarlo ritirando Edoardo Rixi. Vince le elezioni con il 34% contro la sfidante Raffaella Paita di area PD.



GIOVANNI TOTI, LA ROTTURA CON FORZA ITALIA

Prima di arrivare all’appuntamento elettorale per la ricandidatura alle regionali, Giovanni Toti affronta un passaggio molto importante, ovvero l’uscita da Forza Italia. Berlusconi lo nomina insieme alla Carfagna per organizzare meglio il partito e per apportare alcune modifiche statutarie ma alla fine lo sostituisce con altri coordinatori escludendolo di fatto. Toti esce e fonda Cambiamo! il 7 agosto del 2019. Con lui vanno alcuni fedelissimi azzurri e successivamente altri nomi noti come Berutti, Quagliariello e Romani. Tutto ciò però non influisce sulla fiducia del centrodestra nei suoi confronti, dimostrata peraltro da numerose vittorie locali con gruppi che facevano direttamente riferimento a Toti. Alle regionali 2020 Toti si presenta con l’appoggio di tutto l’arco politico di Forza Italia, Fratelli d’Italia e della Lega. C’è poi una lista chiamata Toti Presidente, Liguria Popolare, l’UDC e parzialmente il Nuovo Psi.



GIOVANNI TOTI, IL PROGRAMMA ELETTORALE

Il 3 settembre 2020 all’Hotel Bristol, sotto la scritta “Facciamo rotta sul futuro”, Giovanni Toti ha presentato il suo programma. Il richiamo alla continuità ovviamente è il protagonista ma si guarda con curiosità all’innovazione. Il Governatore uscente ha tenuto a ribadire che non si tratta di un minestrone ma di una sintesi armonica tra le varie anime che compongono la coalizione, con lo scopo di esprimere gli elementi di rilievo. Per quanto concerne l’ambiente, si parla di tutela del territorio e di grande attenzione per l’ecologia che però non significa immobilismo. Anzi, la sburocratizzazione è uno dei cardini dell’azione di governo. Da Fratelli d’Italia rivendicano l’inserimento di capitoli dedicati alla natalità, con incentivi economici per le nuove nascite e con il ripensamento del sistema degli asili per permettere ai genitori di conciliare lavoro e famiglia. L’altro punto è la sanità perché la Liguria è una regione con molti anziani ed ha bisogno di mettere al primo posto le esigenze dei cittadini per garantirne benessere e salute.



La sfida istituzionale più grande per Toti è stata la nomina a commissario dopo il crollo del Ponte Morandi, vicenda che certamente ha segnato tutta la Liguria. Una responsabilità che ha rappresentato una dura prova. Toti si è mostrato subito determinato, volendo dare un messaggio di fiducia e facendo diventare l’idea della rinascita un vero e proprio modello per le istituzioni che hanno coraggio e volontà. È molto attivo sui social ma ha un profilo abbastanza istituzionale e condivide prevalentemente foto che lo ritraggono nell’ambito delle sue funzione di Presidente di Regione. È molto affezionato al mare anche se scatenò l’ironia su internet per un’affermazione dove sembrava dimenticare che anche il Molise avesse il mare.