Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, è intervenuto poco fa a La Vita in Diretta, in collegamento Skype. Negli scorsi giorni, in Liguria, si è vista troppa gente in giro, soprattutto a Genova: “Senza rendersene conto si mette a rischio se stessi e altre persone – le parole del numero uno ligure, commentando la situazione del capoluogo – io non ho detto che erano degli idioti quelli che uscivano di casa, ma che era un comportamento idiota visto che il rischio è molto alto. Capisco che bisogna cambiare abitudini di consumi, a Genova è una tradizione comprare la focaccia fresca, fare la spesa nelle vie del centro, ma uscire meno è un dovere nei confronti di coloro che lavorano negli ospedali. Oggi la situazione comunque sembra più sotto controllo – ha aggiunto Toti – e la gente in giro sta diminuendo. Bisogna stare attenti alle proprie abitudini, si pensa a comportamenti innocenti ma al tempo del coronavirus non vi è nulla di innocente”.
GIOVANNI TOTI: “STASERA PARLEREMO CON CONTE”
In merito alle misure restrittive: “Sicuramente fino al 14 è tutto confermato poi stasera alle 19 noi presidenti delle regioni abbiamo una conferenza con il premier Conte e affronteremo questo tema.Bisognerà parlare di far partire il paese, ma molte misure resteranno in vigore ben oltre il primo maggio”. Tornando a commentare le numerose persone che continuano a uscire: “Uscire di casa per andare al supermercato e comprare 7 euro di roba è un comportamento irresponsabile che allungherà la reclusione: più saremo capaci di rispettare le regole, prima torneremo alla vita normale”. Sulla possibile riapertura dell’Italia: “Per le varie attività commerciali e le regioni, le misure saranno diverse. Questa sera dirò che ora parlare di riapertura è assolutamente impensabile ma dobbiamo prepararci: lo si farà quando i casi scenderanno ma non saranno scomparsi, e noi dovremmo imparare a convinvere con il coronavirus. Il governo dovrebbe iniziare ad aprire una serie di tavoli per capire come usciremo nuovamente di casa. E’ un lavoro che richiede tempo e serviranno regole di sicurezza: bisognerà capire come si potrà riaprire, non si passerà dallo stare tutti in casa al concerto”.