Regionali e Comunali sono ormai alle spalle, ma è tempo di guardare agli appuntamenti elettorali del 2021. In casa Centrodestra, Matteo Salvini è finito nel mirino delle critiche per la gestione della coalizione e Giovanni Toti non le ha mandate a dire. Il governatore della Liguria ha rilasciato oggi – 10 ottobre 2020 – una lunga intervista ai microfoni di Repubblica ed ha presentato le due ipotesi in campo per ridare equilibrio al Cdx: «O il partito più grande, cioè la Lega, si fa carico di un nuovo predellino come fece Berlusconi quando ebbe l’idea di costruire il Pdl, dove tante anime potevano stare dentro; oppure una costituente tra tutti quelli come me e Mara Carfagna che non siamo di struttura strettamente leghista e vogliamo ricostruire la gamba moderata del centrodestra». Le Comunali del 2021 saranno un grande test, si va al voto in grandi città come Milano, Roma e Torino, e la coalizione non può permettersi debacle, considerando che «se si dovessero perdere tre o quattro grandi città, sarebbe un pessimo viatico per le Politiche».
GIOVANNI TOTI TRA CENTRODESTRA E COMUNALI
Giovanni Toti è al lavoro con Mara Carfagna per ridare forza al centro, considerando il grave errore di Salvini, ovvero non capitalizzare il consenso elettorale che aveva ricevuto «per costruire una coalizione che superi quella del centrodestra modello seconda repubblica». E il leader di Cambiamo! ha le idee chiare in vista delle prossime Comunali: «Il civico modello Bucci va benissimo, figuriamoci, ci lavoro da 5 anni e lo sento mio, ma il punto è proprio questo: Bucci ha vinto con sua lista civica e ha catturato anche voti che non andavano a nessuno dei partiti politici tradizionali, ma a mio avviso di area moderata. È un po’ quello che è successo da noi in Liguria alle Regionali: la mia lista ha preso il 22%, sarà anche un piccolo esperimento, ma parliamo di un milione e 600 mila persone. Bisogna portare questo esperimento sul territorio nazionale».