Giovanni Toti sotto scorta dopo le minacce no vax. Il governatore della Liguria ha commentato così la situazione ai microfoni di Oggi è un altro giorno: «Ci sono state delle scritte sui nostri centri vaccinali, ce n’era una che accennava alle Brigate Rosse. Si sono un po’ tutti preoccupati, per me era un po’ eccessivo, ma mi hanno affidato la scorta. No vax? Credo ci sia anche una concentrazione dell’area antagonista che cerca ogni pretesto per creare situazioni di tensione».



Nel corso dell’intervista, Giovanni Toti si è soffermato sull’importanza della campagna vaccinale: «Io guardo con maniacalità tutti i dati della mia ragione, la conferma che i vaccini servano arriva da questa quarta ondata. In questo momento negli ospedali della Liguria c’è esattamente il 10% dei pazienti che c’erano questo giorno di novembre dello scorso anno. Passiamo da 700 a 70, queste sono le proporzioni, segno che senza la campagna vaccinale saremmo costretti a richiudere».



GIOVANNI TOTI SULLA LEGA

Incalzato da Serena Bortone, Giovanni Toti ha analizzato le vicende di casa Lega, con la tregua Salvini-Giorgetti: «Confronto nel Carroccio? Io lo giudico positivamente, in un partito in cui si dibatte c’è vita. Mi sembra che ci sia una costante attenzione a cogliere il fuorigioco della Lega e di Salvini, che sta lealmente appoggiando un governo di unità nazionale. Giorgetti? Lo conosco abbastanza bene, ha una sua idea di istituzionalizzazione della Lega, che passa anche dalla presenza nel governo Draghi, e a volte risente dei tempi lenti e prova a dare degli scossoni».

Leggi anche

SCUOLA/ Se i prof devono difendere il fortino (e gli studenti) dal “nemico” esterno