Il governatore della regione Liguria, Giovanni Toti, intervistato stamane in collegamento dal programma di Canale 5, Mattino 5. “Siamo messi bene sugli ospedali – ha esordito – in Liguria ci sono una decina di terapie intensive e un centinaio in area medica, e l’anno scorso di questi tempi ce ne erano dieci volte tanto. Siamo di fronte ad un’emergenza ben diversa rispetto ad un anno fa ma non bisogna abbassare la guardia”. Su eventuali nuove restrizioni: “Nessuno di noi si augura di tornare ai lockdown, ma alcune regioni passeranno già questa settimana in zona gialla con possibilità di restringimento. La politica deve prevedere il futuro e darsi regole. Ieri ci siamo sentiti con alcuni governatori e abbiamo detto che chi ha fatto il vaccino, in un paese che torna a crescere non può pagare il prezzo di queste limitazioni, per tanto devono valere solo per i cittadini no vax, anche a loro tutela, Un no vax si infetta dieci volte di più di un vaccinato e infetta molto di più. Nelle mie terapie intensiva 9 su 10 sono non vaccinati e se questo non basta a convincerli che vaccinarsi è qualcosa di straordinariamente utile per proteggersi, io non so cosa possa servire, ma non possiamo mandare in dad i ragazzi se qualche signore della mia età ha qualche problema con un vaccino super sperimentato, quindi un green pass rafforzato credo sia indispensabile, ed è un dibattito che c’è, visto che verrà presentato all’ordine del giorno in parlamento”.



Quindi Toti ha fatto un esempio più concreto in merito ad un possibile nuovo green pass: “Facciamo un esempio, in zona arancione possiamo pensare ad un green pass solo da vaccino e uno solo da tampone. Per lavoro, scuola, e fare la spesa non si possono fare restrizioni, ma per cinema, teatro, calcetto e luoghi di grande affollamento, io penso che ci possa essere un paese e due misure: per avere una socialità forse fare il vaccino è indispensabile. Non è una misura che si prende ne a cuor leggero, ma potrebbe servire in caso di aumento di contagi. Se crescono gli ospedalizzati si restringono i servizi per tutti gli altri italiani, io non credo che questi cittadini che hanno diritto ad una sanità debbano essere penalizzati dai cittadini che hanno deciso per qualche loro uggia di non fare un vaccino sperimentato su 5 miliardi e mezzo di persone”.



GIOVANNI TOTI: “NATALE NORMALE MA CON ACCORTEZZA”

Toti ha continuato: “Oggi non c’è emergenza ma se non si inverte il trend del virus potremmo ritrovarci in emergenza. Io guardo avanti senza distrarmi e al momento non vedo preoccupazioni particolari per l’Italia e dovremo essere un po’ orgogliosi quando ci attaccavano per il green pass, e oggi molte altre nazioni sono più in difficoltà, detto questo dormire sugli allori e fare le cicale è sbagliato. Il virus circola tantissimo fra i bimbi che non si possono vaccinare e spero che presto arrivi in Italia il vaccino per questa categoria”.



Chiusura di Giovanni Toti dedicata al Natale: “Almeno nella mia regione, penso che sarà normale, dopo di che il virus ci ha insegnato che essere prudenti ci aiuta a rispettare le previsioni. Quindi vaccini, mascherine, se mettiamo l’obbligo terza dose per i sanitari… se facciamo bene il nostro mestiere sarà un Natale prudente ma diverso da quello dell’anno scorso”.