Tra Covid e dinamiche partitiche, Giovanni Toti ospite a Oggi è un altro giorno. Il governatore della Liguria ha esordito facendo il punto della situazione sulla pandemia nella sua Regione: «La maggior parte delle persone che accedono ai pronto soccorsi sono non vaccinate, i numeri parlano da soli sulle differenze che ci sono tra essere vaccinati e essere non vaccinati. Sul super green pass nessun dramma, i drammi sono altri: l’anno scorso ordinavo alla Sanità di predisporre fino a 2 mila letti nei reparti di medicina generale, mentre c’erano più di 120 terapie intensive, oggi siamo a 26».



«La città e la regione stanno vivendo un Natale quasi normale», ha spiegato Giovanni Toti, anche se la situazione potrebbe essere anche migliore: «Se ci fossimo dati un po’ più da fare avremmo un Natale totalmente normale, perché di persone vaccinate che finiscono male ce n’è una percentuale molto, molto bassa, legata a comorbilità davvero gravi».



GIOVANNI TOTI: “DISPONIBILE A DIALOGO CON RENZI E CALENDA”

Giovanni Toti è poi tornato su temi prettamente politici, a partire dalla tanto chiacchierata aggregazione di Centro: «Io dico una cosa banale: dobbiamo trasformare tanti centrini in un centro che abbia idee e un peso numerico, e questo lo si fa aggregando quei petali di un fiore che esisteva…». Il fondatore di Coraggio Italia ha poi aperto le porte a possibili alleati: «Io non voglio fare il leader di nulla, io sono impegnato tra Covid e Pnrr da governatore della Liguria, se posso dare una mano lo faccio volentieri. Se Renzi, Calenda o gli amici di Centro vogliono aprire un dialogo, noi ci siamo».

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