Il manifesto dei sovranisti firmato da Salvini e Meloni ha riacceso il dibattito in politica sulle alleanze europee, Giovanni Tria fa chiarezza. Intervenuto ai microfoni di Stasera Italia News, l’ex ministro dell’Economia ha spiegato: «Credo che la distinzione tra europeismo e anti-europeismo sia fuorviante. Anche quando stava al governo con me, Salvini non diceva che bisognava uscire dall’Europa, ma criticava anche in modo aggressivo le politiche europee, criticate un po’ da tutti».
Giovanni Tria si è poi soffermato sulla differenza di vedute: «Si tratta di uno scontro tra diverse visioni politiche, anche perché tutti stanno nel Parlamento europeo. La differenza è che i conservatori vogliono un’Europa delle nazioni, che si scontra con l’idea di un’Europa federale, che nessuno ora sostiene. I Paesi del Nord Europa di certo non vogliono l’Europa federale».
GIOVANNI TRIA: “CI STIAMO GIOCANDO IL FUTURO DELL’ITALIA”
Nel corso del suo intervento al programma in onda su Rete4, Giovanni Tria ha parlato anche dell’azione del governo Draghi: «Non credo che la prospettiva di Draghi sia quella di sentirsi vicino al Centrodestra o alla Sinistra, è stato chiamato a governare una situazione d’emergenza, ha le idee chiare. Gli altri partiti si stanno collocando, stanno cercando di rafforzare le proprie identità in vista delle elezioni, ma il governo va avanti». Giovanni Tria ha inoltre rimarcato: «Ci stiamo giocando il futuro dell’Italia, non solo per i fondi del Recovery Fund, ma il problema essenziale è uno: in questo momento bisogna fare delle riforme funzionali a far funzionare il famoso piano. L’effetto importante non è tanto spendere bene i soldi del piano, ma l’iniezione di fiducia nel sistema italiano».