Giovanni Truppi propone la sua versione di “Nella mia ora di libertà“, canzone di Fabrizio De Andrè che canta nella serata delle Cover al Festival di Sanremo 2022 con Vinicio Capossela. Una scelta importante, perché ha puntato su un mostro sacro, che viene considerato inavvicinabile. Ma Truppi ha scelto questa canzone perché crede in quelle parole e si sente rappresentato da esse. “Credo fortemente, come dice De André, che siamo tutti coinvolti, anche perché siamo collegati tra noi più di quanto riusciamo a realizzare”, ha dichiarato recentemente in un’intervista a Repubblica per presentare anche la sua scelta per la quarta serata della kermesse canora. La resa è originale e personale, come del resto nelle corde di Truppi e Capossela, che hanno reso onore a questa perla della musica italiana. (agg. di Silvana Palazzo)
GIOVANNI TRUPPI, COVER “NELLA MIA ORA DI LIBERTÀ” A SANREMO 2022
Giovanni Truppi e Vinicio Capossela porteranno nella serata delle cover del Festival di Sanremo 2022, sul palcoscenico dell’Ariston, il grande Fabrizio De Andrè. Il Big in gara alla 72a edizione della kermesse canora ha deciso di interpretare il brano “Nella mia ora di libertà”, “con il maggior rispetto possibile per il brano di Fabrizio De Andrè ma senza riproporre la versione originale, con la quale sono cresciuto”, commenta Truppi ad AdnKronos.
Il singolo è contenuto nell’album “Storia di un impiegato”, uscito nell’ottobre del 1973, e rappresenta la canzone finale del disco. Al centro, la vicenda umana di un impiegato ribelle, durante gli anni delle rivolte studentesche del 1968. Dal carcere, l’impiegato riflette su quanto commesso e inizia a comprendere e finalmente a pensare. L’impiegato preferisce rinunciare alla sua ora d’aria piuttosto che condividere lo stesso spazio con le guardie, simbolo di quel potere che decreta chi più essere libero e chi no. Eppure, anche loro si ritrovano intrappolati in un ruolo, al pari della sua cella. La canzone è composta dallo stesso De Andrè e da Giuseppe Bentivoglio.
GIOVANNI TRUPPI E VINICIO CAPOSSELA AL FESTIVAL DI SANREMO 2022: LA CARRIERA DELL’ARTISTA NAPOLETANO
Nel corso della sua presentazione su RaiPlay, Giovanni Truppi, cantautore napoletano di 40 anni, ha svelato di fare musica “ufficialmente” da circa 10 anni. Scrive le sue canzoni prevalentemente da solo e suona sia la chitarra che il pianoforte. Ha all’attivo ben quattro dischi e al Festival di Sanremo 2022 è in gara con il brano “Tuo padre, mia madre, Lucia”. A proposito dei suoi strumenti, ad Adnkronos ha già annunciato che suonerà il suo brano con la chitarra, mentre la canzone di De Andrè che porterà nella serata delle cover la accompagnerà con il suo pianoforte tagliato.
Tra i maggiori maestri musicali di Giovanni Truppi, è lui stesso a citare i grandi nomi della musica italiana del calibro di Pino Daniele e Fabrizio De Andrè, Edoardo Bennato e Roberto Murolo, il ‘napoletan power’ e l’antica tradizione napoletana. Dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo ha svelato a SkyTg24 di essere intenzionato a fare dei concerti, situazione Covid permettendo, così come “salutare le persone guardandole negli occhi ma anche non perdere il focus sul nuovo disco”, che spera di pubblicare entro la fine dell’anno.
VINICIO CAPOSSELA, ARTISTA A TUTTO TONDO
Sarà Vinicio Capossela il partner che affiancherà Giovanni Truppi nella serata delle cover di stasera. Parlando della sua scelta, il Big in gara ha ammesso all’AdnKronos: “Vinicio è fra gli artisti che più mi ha guidato con la sua musica e con il rigore del suo atteggiamento: con lui sul palco mi sentirò più tranquillo e anche più forte”. Capossela è molto più di un semplice cantautore, essendo un grande polistrumentista nonché uno degli artisti nostrani ad aver ricevuto più riconoscimenti da parte del Club Tenco. Classe 1965, è nato ad Hannover, ma ben presto si è trasferito con la famiglia a Reggio Emilia, dove ha frequentato poi i principali circuito underground. Qui fu notato da Francesco Guccini, che lo portò al Club Tenco lanciandolo artisticamente.
Sono in tutto 16 gli album all’attivo e una lunga carriera, con una serie di indimenticabili riconoscimenti fino all’ultima targa Tenco del 2019 con “Ballate per uomini e bestie”. Oltre alla musica, Vinicio è anche uno scrittore avendo scritto sei libri, l’ultimo dello scorso anno dal titolo “Eclissica” edito Feltrinelli, nel quale ripercorre gli ultimi quindici anni di vita e di carriera.