Chi è Giovanni Truppi, la scommessa di Amadeus per Sanremo 2022
Un percorso inverso, ma non una retrocessione. Nel 2015 Giovanni Truppi vince il Premio del Club Tenco come autore emergente. Si sa, che il Club Tenco viene da sempre considerato l’alternativa “seria” al Festival di Sanremo, fondato per ricordare Luigi Tenco che proprio durante il festival del 1967 si suicidò perché, sembra, la sua canzone non venne ammessa in finale. Al Club Tenco vengono invitati e premiati tutti quei cantautori che non vanno mai a Sanremo, dai Guccini ai De André per capirci. Giovanni Truppi invece sceglie quest’anno di andare al Festival. Nato a Napoli nel 1981 ha esordito nel 2009, il cantautore non si fa problemi a partecipare al Festival, una vetrina come un’altra per lui. Molto amato e seguito nel mondo indie potrebbe essere l’occasione per portare questa scena musicale a Sanremo. D’altro canto Truppi ha inciso e cantato con personaggi come Niccolò Fabi, Brunori Sas, La Rappresentante di Lista e Calcutta.
“Tuo padre, mia madre, Lucia”, l‘analisi di canzone di Sanremo 2022 di Giovanni Truppi
Al Saremo 2022 con un brano che già dal titolo dice della sua particolarità, “Tuo padre, mia madre, Lucia”, dai cambiamenti musicali e stilistici diversi, di non facile interpretazione ma che lui maneggia con grande abilità, dimostrando la sua classe. Per Amadeus Truppi è una scommessa, con un brano che esprime linguaggi musicali diversi, l’inventiva metrica e melodica, mettendole al centro di una nuova sfida musicale: la costruzione di una love song in grado di mescolare ruvidità e sentimento, classicità e sperimentazione. Scritto con i suoi due più fidati collaboratori – Marco Buccelli e Giovanni Pallotti – insieme a due firme d’eccezione della canzone italiana – Gino De Crescenzo “Pacifico” e Niccolò Contessa (I Cani) – il brano è prodotto da Marco Buccelli e Taketo Gohara, coadiuvati da Stefano Nanni a cui è stata affidata la scrittura degli archi.
Giovanni Truppi spiega così la sua canzone di Sanremo 2022
Così il cantautore Giovanni Truppi spiega la canzone: “Tuo padre, mia madre, Lucia” è una dichiarazione d’amore in inverno. Credo che questa stagione mi venga in mente in relazione alla canzone perché è il momento dell’anno più in sintonia con le sue atmosfere e per il sentimento di cui si parla, che è di quelli che rimangono in piedi anche alla fine di una – metaforica – tempesta di neve, un momento in cui la vita è più aspra e resistono solo le cose forti. Il punto di osservazione è quello dell’età adulta: sia io che Gino e Niccoló non siamo più dei ragazzi e credo che queste parole siano arrivate perché, pur avendo età diverse, tutti e tre abbiamo varcato una soglia. Scegliere una persona vuol dire, nel momento in cui la scelta si fa, prenderla tutta e a prescindere da tutto, perché si sta immaginando il futuro insieme a lei. Questo è l’amore di cui volevamo parlare, che poi è quello delle promesse che si scambiano gli sposi. Infine la dimensione “adulta”, “pubblica” (perché essere adulti vuol dire anche esporsi al mondo esterno) arriva fino all’affollato titolo del brano, dove i personaggi sembrano tre ma in realtà sono ben cinque perché questo padre, questa madre e questa Lucia (che è il nome di mia figlia) sono solo spettatori di una storia e non esisterebbero nemmeno senza i suoi veri protagonisti: i due componenti di una coppia”.