Giovanni Veronesi ad alzo zero contro Matteo Salvini. Le reazioni alla manifestazione del centrodestra del 2 giugno di ieri nella Capitale, tra polemiche e le immagini di alcuni assembramenti con alcune persone che non indossavano i dispositivi di protezione, si sentono ancora oggi e tra le voci che hanno preso posizione contro l’ex Ministro dell’Interno c’è il 57enne regista toscano, noto per aver diretto la trilogia di “Manuale d’amore” e “Non è un paese per giovani”. In un lungo thread creato sul proprio profilo Twitter, Veronesi si è rivolto al leader della Lega ricordandogli che nella Festa della Repubblica deve essere il Capo dello Stato a deporre i fiori presso l’Altare della Patria e definendolo poi “un onorevole che fa male il suo mestiere”. Ma la parte della serie di tweet del regista originario di Prato che farà più discutere è quella in cui annuncia la sua intenzione di lasciare nuovamente Roma, la città in cui vive.



GIOVANNI VERONESI CONTRO SALVINI, “UN IRRESPONSABILE, PERICOLOSO PER LA SOCIETA'”

“Io me ne vado via da Roma un’altra volta: quello che ho visto ieri in piazza è stato qualcosa di schifoso e pericoloso per la comunità, per di più offensivo per la Repubblica” ha scritto ancora Giovanni Veronesi sul suo profilo, ricordando che quegli assembramenti potrebbero avere il rischio di fare aumentare i contagi o di creare nuovi potenziali “cluster” come hanno ricordato alcuni virologi. “Salvini è un irresponsabile” continua Veronesi nel suo successivo cinguettio, accusando il numero uno dell’ex Carroccio di non essere in grado di guidare nessun partito politico. Nella sua invettiva Veronesi tiene fuori invece Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, leader rispettivamente di Fratelli d’Italia e Forza Italia, che di fronte a certe scene della manifestazione di ieri hanno preso le distanze. E poi conclude: “Salvini è privo di qualsiasi rispetto verso la Repubblica, arrogante e pericoloso per la società”, aggiungendo che a suo parere è privo di responsabilità e intelligenza, allegando infine al tweet la foto di uno striscione contestato ed esibito ieri da alcuni presenti in cui si leggeva “Peace and Love? No Grazie. Viva le Forze Armate”.



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