Il dramma di Giovanni Zanier è stato approfondito nel corso della trasmissione “Estate in Diretta”, condotta da Roberta Capua e Gianluca Semprini e in onda su Rai Uno. I fatti: sabato notte il 15enne stava rincasando dopo una serata trascorsa ad ascoltare musica reggaeton con gli amici e si trovava fermo su una pista ciclabile, in una rotatoria, dando le spalle alla carreggiata. Improvvisamente, l’auto condotta da Julia Bravo, una soldatessa americana 20enne in servizio alla base Usaf di Aviano e in grave stato di ebbrezza (tasso alcolemico pari a 2,09 g/l), l’ha travolto.



Giovanni Zanier ha quindi fatto un volo di una decina di metri, mentre il mezzo ha proseguito la sua folle corsa fino ad arrestarsi lentamente. Pare che l’adolescente abbia subito ha cercato di alzarsi, infatti gli amici non hanno capito nell’immediato che fosse così grave la situazione. Il soccorritore che per primo l’ha raggiunto ha rivelato: “Ho visto che Giovanni prima era disteso a terra, poi si è alzato, ha detto ‘ahia, mamma, ahia’. Poi non ha più detto nient’altro ed è caduto per terra”.



GIOVANNI ZANIER, I GENITORI: “SIAMO CONDANNATI PER IL RESTO DEI NOSTRI GIORNI”

I genitori di Giovanni Zanier, intervistati dalla Rai, hanno asserito: “Speriamo che la signora vada in carcere e non esca più di lì. La nostra condanna è molto lunga e, fino a quando avremo vita, porteremo questo peso con noi. A noi Giovanni non lo restituirà più nessuno”. La mamma ha poi aggiunto: “Giovanni era una meraviglia di figlio, dolce, spensierato, che doveva vivere la sua vita. Per gli amici e per la famiglia dava tutto se stesso. Gli piaceva aiutare chi aveva bisogno e stare a dormire dagli amici”.



Il padre di Giovanni Zanier, dal canto suo, ha affermato: “Non facciamo altro che piangere da domenica. Giovanni era un ragazzo amabile. A scuola non rendeva tanto, ma si prendeva cura del fratellino, gli cuoceva la pasta e la bistecca”.