Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, è intervenuto nella giornata di ieri, sabato 10 aprile 2021, sulle colonne de “Il Corriere della Sera”, fornendo alcuni aggiornamenti a tutti i lettori circa le nuove opere in programma: “Ci dedicheremo molto al trasporto su ferro – ha dichiarato –. Nell’elenco ci sarà una buona parte del tragitto di alta velocità della Salerno-Reggio Calabria, il collegamento del porto di Gioia Tauro alla rete esistente, l’ampliamento o l’ammodernamento di diverse metropolitane, il rinnovo dei materiali rotabili, gli investimenti sulle ferrovie regionali”.
Non è tutto: nell’ottica del rispetto ambientale e della mobilità sostenibile, ecco che si punterà sull’acquisto di mezzi pubblici non inquinanti, su autobus nuovi a emissioni ridotte, ma anche sulla mobilità spesso più dimenticata, ma altrettanto importante: quella delle ciclovie. “Una terza componente fondamentale – ha aggiunto Giovannini – è quella dell’ultimo miglio, cioè la connessione fra porti e aeroporti e la rete ferroviaria. Il tutto con quota di nuovi investimenti al Sud pari al 50% dei fondi”.
GIOVANNINI: “VOGLIAMO DIMEZZARE TEMPISTICHE D’APPALTO”
Giovannini a “Il Corriere della Sera” ha poi spiegato come sia tuttavia importante, al fine di coronare gli obiettivi che la squadra di Governo a cui appartiene si è data, abbattere le tempistiche, a partire da quelle connesse alle autorizzazioni. “Opteremo per dei cambiamenti radicali – ha sottolineato –. Come? Realizzando alcune fasi all’inizio di queste opere, ad esempio il dibattito pubblico, in tempi brevi e certi. Ma sono allo studio anche cambiamenti sulle regole dei pareri delle Via (Valutazione di impatto ambientale), delle Sovrintendenze, del Consiglio superiore dei Lavori pubblici”. In questo modo, anche gli appalti dovrebbero essere più rapidi: “A breve arriveranno una serie di raccomandazioni su come modificare le norme – ha concluso il ministro –. L’obiettivo è quello di realizzare un’opera bene e il più rapidamente possibile, nel rispetto della concorrenza. Ci sarà la possibilità di ricorrere a corsie preferenziali per le diverse fasi. Inoltre, il ministro Franceschini pensa a una Sovrintendenza dei beni culturali a livello nazionale e il ministro Cingolani a rivedere il processo per la Via. Di più non posso anticipare”.