In questo 2024, il Giovedì Santo cade il 28 marzo 2024. La celebrazione è la prima del così chiamato Triduo pasquale che comprende appunto il Giovedì Santo, in cui si ricorda l’Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli, il Venerdì Santo, che ne commemora la Passione e la morte, il Sabato Santo che rappresenta la discesa agli inferi e l’attesa, e infine la Pasqua di Resurrezione. Nonostante sia definito Triduo, questo non corrisponde a tre giorni civili, bensì a quattro. Si tratta di una ricorrenza mobile che dipende dalla datazione della Pasqua che cambia di anno in anno, a causa del ciclo lunare. Scopriamo le tradizioni, le liturgie e la simbologia di quest’importante momento della Settimana Santa.



Il Giovedì Santo: lo spezzare il pane è il simbolo dell’Eucarestia

Nella consuetudine della chiesa cattolica nel Giovedì Santo c’è l’istituzione dell’Eucarestia, con il rito dello spezzare il pane e del calice di vino, ed è inoltre il momento in cui Gesù consegna agli Apostoli il suo Comandamento dell’amore, già presente nell’Antico Testamento, ma qui rinnovato nella sua unicità e presente nel Vangelo di Giovanni: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri.”
Questo è il contesto in cui si consumerà il tradimento di Giuda, con il celeberrimo bacio con cui indicherà ai soldati la presenza di Gesù.



La lavanda dei piedi: un gesto che viene ripetuto dai Papi nella liturgia

Nella giornata liturgica del Giovedì Santo è tipica l’esecuzione, da parte del Papa, della lavanda dei piedi: un gesto realmente compiuto da Gesù secondo quanto riportato nel Vangelo secondo Giovanni. Dal punto di vista del simbolismo, si tratta di un atto di profondo amore da parte di Cristo che ricorda come sia venuto al mondo non per essere servito, ma per servire e offrire di fatto la propria vita per cancellare i peccati degli uomini.

La sequenza degli eventi dell’Ultima Cena, così come si legge nel Vangelo, prevede che dopo la lavanda dei piedi, Gesù si sia accomodato a tavola nel posto centrale nel semicerchio con cui solitamente all’epoca si organizzavano i banchetti. Nelle immediate vicinanze c’erano Pietro e Giovanni. Dietro quest’ultimo invece si era posizionato Giuda. Dopo qualche istante, il maestro mise a conoscenza gli Apostoli il fatto che molto presto uno di loro lo avrebbe tradito. Naturalmente i discepoli vennero colpiti da queste rivelazioni e incominciarono a chiedersi e a chiedere allo stesso Gesù chi sarebbe stato.



Ad un certo punto Gesù prese un vassoio per intingere il pane e lo indirizzò verso Giuda, pronunciando le famose parole “quello che devi fare… fallo presto”. Nonostante fosse stato un gesto estremamente esplicito, in realtà nessuno degli Apostoli si rese conto di quello che sarebbe successo ben presto. Questa ricostruzione è quella riportata sempre nel Vangelo secondo Giovanni, mentre nel Vangelo secondo Marco e Matteo si parla di una identificazione di Giuda Iscariota come il traditore. Tra l’altro c’è un’altra discrepanza nei racconti riportati nel Vangelo: in particolare, secondo Giovanni, poco prima che Gesù istituisca l’Eucaristia, Satana entrò nel corpo di Giuda, mentre invece il Vangelo secondo Luca parla dell’ingresso di Satana nel corpo di Giuda qualche giorno prima del Giovedì Santo.

Le celebrazioni di Papa Francesco per il Giovedì Santo

In questa giornata del 28 marzo, Papa Francesco celebrerà alle 9,30 la Messa del Crisma in San Pietro, mentre nel pomeriggio si recherà alla Casa Circondariale Femminile di Rebibbia a Roma per la Messa in Coena Domini, incontrare le detenute e i lavoratori del carcere ed eseguire il rito della lavanda dei piedi. Da tradizione, quindi, Papa Francesco celebrerà la Messa che richiama l’Ultima Cena di Gesù in un luogo simbolico e non nella sede solenne di San Giovanni in Laterano.