E’ un mistero lungo quattro anni, quello relativo alla scomparsa di Giovina “Gioia” Mariano, la donna sessantenne, ex dipendente del Comune di Pescara e della quale non si hanno più notizie. La trasmissione Chi l’ha visto vuole saperne di più, ed anche questa sera tornerà sul caso in occasione della nuova puntata in onda su Rai3. In particolare si cercherà di capire se davvero esistono questi fantomatici amici di Milano e chi sarebbero. Stando a quanto emerso, infatti, la donna si sarebbe allontanata volontariamente con l’intento di cercare un nuovo lavoro, nonostante l’età e dei fantomatici amici di Milano l’avrebbero portata con loro per cercare una nuova occupazione.



Un’ipotesi, questa, che non convincerebbe affatto i cugini della donna, sempre più preoccupati che possa esserle accaduto qualcosa in tutto questo lungo periodo di assenza. Per la Procura, intanto, continua a trattarsi di un allontanamento volontario, stessa ipotesi sostenuta dal nipote che nel frattempo avrebbe avviato una vera e propria guerra a distanza con gli altri parenti di Giovina.



Giovina ‘Gioia’ Mariano scomparsa: ancora mistero dopo 4 anni

La scomparsa di Giovina ‘Gioia’ Mariano continua a presentare ad oggi parecchi lati oscuri. Anche per questo nelle passate settimane è stata depositata un’istanza nella Procura della Repubblica di Pescara per chiedere la riapertura delle indagini relative al giallo della donna di Moscufo. A presentare l’istanza, come rammenta IlPescara.it, sono stati l’associazione Penelope territoriale Abruzzo con l’avvocato Raffaella Anzivino e Penelope Italia con il presidente nazionale, l’avvocato Nicodemo Gentile, quest’ultimo intervenuto anche nel corso di Chi l’ha visto.



Alessia Natali, presidente di Penelope Abruzzo ha spiegato: “Abbiamo evidenziato i punti non chiari e chiesto di ripartire da casa anche con attrezzature tecnologiche. La casa a nostro avviso è da scandagliare centimetro per centimetro sia internamente che esternamente”. La casa attualmente ha un altro proprietario dopo essere finita all’asta. Qui, come evidenziato dalla trasmissione di Rai3, la donna scomparsa avrebbe lasciato tutti i suoi oggetti personali, compresa la borsa e soprattutto il bite. Davvero si è trattato di un allontanamento volontario come finora sostenuto?