Il Giro d’Italia 2020 oggi è stato presentato nella sua versione definitiva, che vedremo da sabato 3 a domenica 25 ottobre: un Giro d’Italia logicamente anomalo e particolare a causa del Covid che ha imposto lo slittamento in autunno della Corsa Rosa. L’edizione 103 del Giro d’Italia non partirà più da Budapest ma dalla Sicilia, con la cronometro Monreale-Palermo e un totale di quattro tappe sull’isola per poi risalire l’Italia fino a domenica 25 ottobre, quando la parola fine sul Giro d’Italia 2020 sarà messa con l’ultima tappa, la cronometro Cernusco sul Naviglio-Milano. Tre corse contro il tempo e salite sparse fin dalla prima settimana (Etna e Roccaraso) ma soprattutto dopo la crono di Valdobbiadene: Piancavallo, Madonna di Campiglio, lo Stelvio nella tappa con arrivo ai Laghi di Cancano, Agnello e Izoard nel giorno dell’arrivo al Sestriere. I nomi più attesi sono Vincenzo Nibali e Richard Carapaz, vincitore l’anno scorso. La sorpresa potrebbe essere il belga Remco Evenepoel e come dimenticare Peter Sagan, alla prima partecipazione al Giro d’Italia rinunciando alle classiche che si correranno in contemporanea alla Corsa Rosa. Per presentare il Giro d’Italia 2020 abbiamo sentito Gianni Bugno, vincitore nel 1990, in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Cosa pensa dello spostamento del Giro d’Italia ad ottobre? Riuscire a disputare il Giro d’Italia mi sembra già una grande cosa.
Condizioni atmosferiche e protocolli di sicurezza anti-Covid quanto potranno incidere? Vedremo, non è detto che non possa esserci bel tempo e poi sicuramente saranno attuati i protocolli di sicurezza adeguati.
Partenza dalla Sicilia: la cronometro Monreale Palermo e l’Etna cosa ci diranno? Difficile sapere quali saranno le condizioni dei corridori già nei primi giorni, vedremo cosa succederà realmente…
Tappe come quelle di Roccaraso e Cesenatico “Nove Colli” che incidenza avranno nell’economia della corsa? Non bisognerà certamente perdere terreno, perchè i secondi o minuti persi potrebbero contare nella classifica generale della Corsa Rosa.
La cronometro Conegliano Valdobbiadene sarà lo spartiacque del Giro d’Italia? Sarà sicuramente una cronometro importante, da svolgere nel miglior modo
Nella terribile ultima settimana quale sarà la tappa regina? Tutte le tappe avranno un’importanza notevole, tutte dovranno essere affrontate nel modo migliore.
Stelvio, Agnello, Izoard: giusto confermare a fine ottobre tante salite così alte? Non possiamo sapere adesso come saranno queste salite, se si potranno fare, come sarà la situazione. Vedremo al momento opportuno.
Nibali o Carapaz, chi è il primo favorito? Punto su Nibali.
E cosa si aspetta da Remco Evenepoel? Ottime cose, credo proprio che farà un grande Giro.
Sagan rinuncerà alle classiche finite in contemporanea per essere al Giro d’Italia: quanto conterà la sua presenza? La presenza al Giro di un corridore, di un campione come Sagan non potrà che essere molto importante e dare ancora più valore al Giro. (Mauro Mantegazza–Franco Vittadini)