Si è conclusa la prima parte di uno dei processi più seguiti e discussi in Francia negli ultimi giorni che vede la 72enne originaria di Mazan Gisele Pelicot accusare il marito Dominique ed altri 49 uomini di averla ripetutamente violentata nel corso del decennio tra il 2011 e il 2020: proprio oggi – casualmente nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – la corte si è riunita dopo i numerosi processi che si sono tenuti nelle scorse settimane per ascoltare le richieste di condanna avanzate dalla Procura francese, mentre per ottenere la sua (certamente meritata) giustizia Gisele Pelicot dovrà attendere ancora almeno fino alla fine di dicembre con la sentenza definitiva attesa attorno al 20.
Oggi a processo, la Procura ha chiesto per il marito di Gisele Pelicot una condanna a 20 anni di reclusione che sono il massimo che la legge francese consente nei casi di stupro aggravato e che la stessa procuratrice Laure Chabaud ha riconosciuto essere “troppo pochi rispetto alla gravità degli atti che sono stati commessi e ripetuti”; mentre per quanto riguarda gli altri 49 uomini finiti a processo non si conoscono ancora le richieste di condanna dei PM che – si può supporre – nel caso remoto in cui non fossero di 20 anni (fermo restando che molti negano ancora le accuse) saranno solo in minima parte inferiori.
Il caso di Gisele Pelicot: cos’è successo alla 72enne?
Tornando indietro con la mente, la prima volta in cui si è parlato del caso di Gisele Pelicot era il 2023 quando la vicenda finì protagonista di un lungo articolo pubblicato dal quotidiano francese Le Monde che ha presto fatto il giro del mondo: da molti è ritenuto il processo più importante e seguito del secolo soprattutto grazie al coraggio della 72enne che ha deciso fin dall’inizio di metterci la faccia e il nome (aprendo di fatto le porte del tribunale a giornali, emittenti e media) per farsi portavoce di tutte le donne vittime di violenze ed abusi ed invitarle ad unirsi alla sua denuncia.
Per quanto riguarda la storia di Gisele Pelicot – e qui trovate un dettagliato approfondimento sull’intera vicenda – vale giusto la pena ricordare al volo che la donna tra il 2011 e il 2020 è stata più volte drogata dal marito Dominique con un mix di farmaci al fine di stordirla, stuprarla e farla violentare da almeno una 80ina di uomini (in parte non ancora identificati) in un perverso gioco erotico del quale lei era – ovviamente – incosciente: complessivamente sono state trovate meticolosamente catalogate sul computer dell’uomo circa 20mila prove tra video e foto riconducibili ad almeno 200 violenze sessuali differenti; il tutto confermato dall’uomo che ha ammesso le sue colpe autodefinendosi “un violentatore”.