La diretta di Zona Bianca su Rete 4 è tornata ad occuparsi ancora una volta del caso di Gisella Cardia, la sedicente Veggente di Trevignano che da anni racconta di essere portatrice di messaggi che ogni 3 del mese la Madonna in persona le affida nel corso di quello che è diventato un vero e proprio appuntamento fisso che fino a qualche mese fa si teneva nel Campo delle Rose, luogo designato dalla Vergine per le sue apparizioni a Gisella Cardia: un caso articolato che è finito al centro di una denuncia per truffa aggravata dopo la testimonianza di un ex adepto – Luigi Avella – al quale la Veggente avrebbe (secondo la sua versione) estorto denaro facendo leva sulla sua fede.



Partendo dalle ultimissime novità, solo recentemente l’inchiesta di Gisella Cardia si è spostata dalla presunta truffa, ad un’analisi di diverse tracce ematiche rilevate su di una statuetta che la Veggente ha portato con sé (prima di diventare ‘famosa’) da un viaggio da Medjugorje: già nel 2021 – infatti – raccontò che la statuetta aveva inizialmente “trasudato dell’olio profumato e a piangere lacrime bianche” aprendo alla “prima apparizione” e – qualche mese più tardi – alle “lacrime di sangue” che a suo dire “non sono cose buone”.



Quel sangue oggi è oggetto di un’indagine da parte dell’università di Tor Vergata con la procura che vuole comprendere se sia parte di un elaborato piano da parte di Gisella Cardia per rendere ancora più veritiera la sua storia ed estorcere – sempre teoricamente – ancora più soldi ai suoi adepti che (aveva già anticipato la legale a Zona Bianca la scorsa settimana) sembra essere “sangue umano” per nulla compatibile con quello animale o con della presunta “vernice”; mentre ora si attende lo svolgimento tac sulla statua per individuare la presenza di quale meccanismo per innescare la lacrimazione.



Luigi Avella: “Quel sangue sulla statuetta della Madonna sono certo che sia di Gisella Cardia”

Presente a Zona Bianca per parlare della analisi sul sangue della statuetta di Gisella Cardia anche il grande accusatore Luigi Avella che si è detto “quasi certo che sia sangue di Gisella perché quando è iniziato il baccano mediatico e mi trovavo a Trevignano una signora mi ha fatto una confidenza” ricollegando quel sangue proprio alla Veggente; ma ricorda anche che “Il Vescovo dopo alcuni giorni dall’analisi del sangue sulla statuetta da parte del Ris è venuto a Trevignano e ha detto all’ex parroco che il sangue era di Gisella Cardia e io lo vidi personalmente”.

Non solo, perché Luigi Avella ricorda anche la singolare circostanza per cui “dopo quel primo pianto e l’analisi del Ris” la statuetta di Gisella Cardia “ha pianto solo lacrime d’acqua“, raccontando anche di aver assistito personalmente a due lacrimazioni durante la quali “non ho visto piangere la Madonna, ma semplicemente questa donna che accarezzava la statua e dopo c’era una goccia d’acqua sull’occhio” pensando immediatamente che “mi stavano prendendo per i fondelli” e lasciando la suggestione per cui “la signora Gisella era la proprietaria di una fabbrica di creta ed è esperta in materia, sa come far trasudare una ceramica in circostanze particolari”.