Nella diretta odierna di Ore 14 – sempre su Rai 2 con Milo Infante alla conduzione – è stata ospitata Solange Marchignoli, la legale che rappresenta (tra gli altri) Gisella Cardia la presunta – ma smentita dalla Chiesa – veggente di Trevignano che da anni è al centro delle pagine di cronaca, millantando un sedicente legame diretto con la Madonna che ogni mese le affiderebbe un messaggio da rivolgere all’intera comunità: una questione – quella di Gisella Cardia – piuttosto complicata perché al centro ci sono anche alcuni ex adepti che raccontano di essere stati manipolati affinché versassero cospicue somme di denaro all’associazione fondata da Gisella e da suo marito.



Solo recentemente – poi arriveremo anche a Solange Marchignoli -, la sedicente veggente di Trevignano è stata collegata ad un altro caso piuttosto simile che vede al centro l’ex frate Scozzaro che a febbraio fu arrestato con le gravissime accuse di maltrattamenti, calunnia, diffamazione e intralcio alla giustizia ed attualmente è in attesa che si apra il processo a suo carico: il santone – infatti – è stato a più riprese ritenuto il ‘padre spirituale’ di Gisella Cardia, al punto che alcuni ex adepti raccontano (sempre ad Ore 14) che stavano progettando di aprire un centro mariano di preghiera per accogliere – ovviamente a pagamento – i fedeli ed accompagnarli in lunghi ritiri spirituali.



Solange Marchignoli: “La contabilità dell’associazione di Gisella Cardia è specchiata”

Proprio partendo dal collegamento tra Gisella e Scozzaro, Solange Marchignoli ha voluto mettere in chiaro che la sua assistita attualmente non è indagata per nessun reato connesso all’ex frate, sottolineando chiaramente che “con tutta l’attenzione mediatica” che si è creata attorno alla veggente “se la procura avesse anche solo sentito odore di un reato [collegato a Scozzaro] l’avrebbe certamente indagata“.

Complessivamente, al di là dei presunti messaggi della Madonna – che Solange Marchignoli ci tiene precisare di non essere intenzionata ad attenzionare perché “non entro nel merito della fede” – allo stato attuale Gisella “non ha commesso alcun reato ed è solamente indagata perché qualcuno ha fatto una donazione e rivuole indietro il suo denaro”, negando che in qualsiasi carta del tribunale sia accenni all’ipotesi che abbia “usato la paura per fare pressioni” agli adepti ed ottenere donazioni.



In merito ai soldi, la legale ricorda che tutte le donazioni ricevute da Gisella Cardia “sono finite nell’associazione” che a detta del magistrato – citato dalla stessa Marchignoli – “ha una contabilità specchiata“; mentre lanciando il sasso della più importante novità che attende la veggente, la legale spiega ad Infante che “il 19 avremo l’udienza per decidere sull’indicente probatorio” con il quale – se concesso – i Nas torneranno ad analizzare le tracce di DNA presenti nelle lacrime delle statue della veggente.