I casi da covid stanno tornando ad aumentare in tutta Europa, e anche l’Italia sembrerebbe essere all’inizio di una nuova possibile ondata. Tutta colpa della sottovariante Omicron 5, che anche se non risulta essere più aggressiva delle altre varianti, ha una contagiosità elevata, e prova ne è l’incidenza dei contagi sui tamponi di questi giorni, ben al di sopra del 15%.



Secondo il professor Fabrizio Pregliasco, direttore dell’ospedale Galeazzi di Milano, membro della task force anti covid della Lombardia, e docente di virologia della Statale, c’è il rischio di avere nuovamente 100mila contagi al giorno, ma sembra meno allarmata Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, fra le voci più autorevoli della pandemia di covid, che ha spiegato: “Omicron 5, – le parole rilasciate in occasione di un’intervista ai microfoni dell’AdnKronos Salute – e ce lo dicono i Paesi dove è già circolata in modo preponderante, per primo il Sudafrica, è molto contagiosa, ma poco patogena. Avremo un rialzo dei contagi nelle prossime settimane? Sicuramente sì, ma contagio non vuol dire malattia”.



GISMONDO: “SPERIAMO IN STAGIONI FREDDE SERENE”

Secondo l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, durante il prossimo autunno Omicron 5 dovrebbe prendere il sopravvento, di conseguenza ci si attendono molti contagi giornalieri con il rischio che gli ospedali si riempiano.

Ma stando a Maria Rita Gismondo, le prossime settimane dovrebbero essere serene: “Io credo che l’estate sarà serena, come ci meritiamo – dice ancora il camice bianco all’Adnkronos Salute la – e speriamo poi lo siano anche l’autunno e le stagioni a seguire”. In alcune regioni i contagi sono quasi raddoppiati negli ultimi giorni rispetto ad una settimana fa, ma per ora tale aumento degli infetti non è accompagnato da una crescita degli ospedalizzati, che rimangono ancora contenuti, soprattutto per quanto riguarda i più gravi, quelli in terapia intensiva.