Maria Rita Gismondo torna a parlare dell’origine del Covid. Lo fa a “Stasera Italia” per commentare la notizia dei tre scienziati cinesi che si sarebbero ammalati nel novembre 2019 di polmonite grave, prima dell’inizio della pandemia Covid. Quindi, il sospetto degli Stati Uniti è che il coronavirus abbia avuto origine nel laboratorio di Wuhan. «Mettendo insieme tutte queste non verità e non annunci, le perplessità sulla trasparenza della Cina diventano fondate», il commento della virologa. Inoltre, la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano cita il report della missione dell’Oms, inviata in Cina un anno dopo lo scoppio della pandemia. «Non hanno scoperto nulla e non hanno avuto modo di scoprire nulla. Peraltro, un componente ha esposto a titolo personale tutte le perplessità».



Peraltro, ha ricordato che un lavoro svolto con il Cnr a Milano ha fornito degli spunti interessanti. «Abbiamo trovato nelle acque reflue di Milano tracce di Sars-CoV-2 nel novembre 2019. L’ipotesi è che abbia avuto una circolazione molto precedente a quella ufficiale. In una prima fase non è stato molto aggressivo, poi sarebbe arrivato il mutante aggressivo».



GISMONDO VS CINA E OMS: “SERVE TRASPARENZA”

Maria Rita Gismondo ha attaccato direttamente la Cina a “Stasera Italia”. «Ha sicuramente coperto tanti dati che avrebbero potuto evitare la pandemia o avrebbero potuto evitare migliaia di morti. Questa è una cosa molto triste. Ci sono troppe cose che stanno venendo a galla». Dopo la Cina, è stato il turno dell’Organizzazione mondiale della sanità, che andrebbe “riformata”. «Dobbiamo pretendere una Oms indipendente. Gli sponsor sono troppo influenti, ci sono fondazioni come quella di Bill Gates. Ci sono anche altre organizzazioni private. I programmi per statuto devono tener conto anche delle loro volontà, quindi alcuni progetti vengono fatti in totale accordo con loro». E questo è importante anche alla luce dell’indagine sull’origine del Covid che bisogna condurre e sulla preparazione per il futuro. «Lo scopo di questa indagine approfondita dal punto di virologico è quello di evitare che accada qualcosa di simile. Questo Covid non è la peggiore delle pandemie possibili, dobbiamo prepararci».

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