Tanti gli ospiti in collegamento stamane con il programma di Canale 5, Morning News, fra cui anche la professoressa Maria Rita Gismondo, autorevole esponente scientifico dell’ospedale Sacco di Milano. La microbiologa ha rilasciato poche dichiarazioni per via di un collegamento un po’ ballerino, ma si è espressa così in particolare sui vaccini e il green pass: “Io sono pro vaccini e io sarei per l’obbligo per gli over 60 e i fragili perchè ormai i dati sono assolutamente chiari, le forme severe e i decessi per covid sono in quell’età e fra quelli che non si sono vaccinati”.
Quindi ha aggiunto: “Il green pass dice che mi sono vaccinato e posso avere una tutela dalla forma severa cosa assolutamente inutile da rimarcare. Io posso ugualmente infettare ed essere infettata, dal punto di vista sanitario il green pass non ha alcun valore, ed è anche molto pericoloso”. La Gismondo spiega il perchè di queste affermazioni forti: “Con il green pass ci sono situazioni ridicole, sono stata a visitare i nuraghi in Sardegna, e la gente senza green pass doveva andare a via perchè il sito era considerato un museo anche se all’aperto… ma ci sono tantissimi altri esempi”.
GISMONDO: “GREEN PASS? LA GENTE LO INTERPRETA COME UN LASCIAPASSARE”
E ancora: “La gente lo interpreta come un lasciapassare totale e dimentica di essere infettabile e di potersi infettare”. In collegamento la pallavolista Francesca Marcon, a cui è stata diagnosticata una pericardite dopo la seconda dose di Pfizer.
“Si sono verificati casi come quelli di questa atleta – ha commentato la Gismondo – purtroppo ci sono effetti collaterali per qualsiasi farmaco ma sono molto molto rari e se facciamo un bilancio fra i morti evitati e gli effetti collaterali serve vaccinarsi, bisogna però considerare le diverse fasce di età, per i giovani valuterei da caso a caso, mentre sono per l’obbligo per i 50 e 60enni”.